La Guardia Costiera di Licata ha fermato e condotto in carcere, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un presunto scafista che aveva da poco sbarcato circa 15 migranti sul litorale agrigentino in territorio di Palma di Montechiaro.
Lo sbarco è avvenuto ieri. La Guardia costiera di Licata, dipendente dalla Capitaneria di porto Porto Empedocle e sotto il Coordinamento della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale diretta dal Contrammiraglio Roberto Isidori, a seguito di segnalazione di uno sbarco di migranti in corso, ha inviato una motovedetta alla ricerca dell’imbarcazione che veniva individuata ed inseguita al largo di Licata. L’unità della Guardia costiera raggiungeva e fermava l’imbarcazione con a bordo il presunto scafista il quale alla vista dei militari ha tentato di disfarsi del GPS di bordo, gettandolo in mare. Il dispositivo è stato recuperato dai militari e potrebbe consentire di ricostruire il percorso eseguito dall’imbarcazione, dal momento della partenza.
Dei migranti sbarcati, invece, in nove sono stati recuperati dalla Polizia e dai Carabinieri, e portati in un locale centro di accoglienza. Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, i militari dell Guardia Costiera di Licata hanno interrogato i migranti e al termine dell’attività info-investigativa, hanno posto sotto sequestro il barcone, arrestato il presunto scafista conducendolo presso la casa circondariale.