“Hanno rubato le fioriere di piazza Giarritella”, questa voce girava con insistenza ieri sera. Ed è stato un gran parlare di crisi economica, di disperazione della gente costretta a rubare qualsiasi cosa, il busto bronzeo del barone, cavi elettrici e, adesso, anche l’arredo urbano.
Si è gridato al furto, quando è arrivata un’altra notizia, quella di cinque fioriere comparse in piazza Cavour, proprio davanti all’immobile di proprietà del vicesindaco.
Ho pensato, commuovendomi che, i ladri pentiti della loro azione, abbiano riportato in un’altra piazza il maltolto.
Ci siamo sbagliati tutti, io per primo.
Gli oggetti sono stati spostati e non rubati per decisione dell’amministrazione comunale. A dircelo è lo stesso sindaco che abbiamo rintracciato ieri, in tarda serata.
“Abbiamo deciso – a parlare è Sasà Manganella – di migliorare l’aspetto della piazza e nello stesso tempo di realizzare un ostacolo al posteggio selvaggio. I lavori sono stati eseguiti dal servizio arredo urbano del Comune”.
Ci siamo spaventati per nulla. Ma ad allarme rientrato sorge qualche perplessità. Se le fioriere abbelliscono la piazza, perché si inizia da est, e non da ovest, da nord o da sud? Lo stesso ragionamento vale per il posteggio selvaggio, perché impedirlo iniziando in prossimità della proprietà del vicesindaco?
Sarebbe stato ragionevole e più utile posarle all’ingresso della piazza, scendendo da via Cesare Battisti, dove maggiore è il posteggio selvaggio che ha già rovinato il manto della piazza.
Non è stato così, non ci sarà stata la dovuta attenzione o siamo noi che vediamo tutto nero?
Sicuramente siamo nella seconda ipotesi. E’ stato fatto un lavoro opportuno per piazza Cavour, forse, non altrettanto per piazza Giarritella, ma alla fine tutto è dentro le regole.
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Migliorare ma senza penalizzare.
La vicenda di che trattasi per il giornale per cui scrivo (LA SICILIA) è stata seguita dall’ottimo collega Totò Arancio. Nel suo articolo pubblicato oggi, ha sentito anche gli abitanti di piazza Angelo Giglia (a Giateddra) i quali, giustamente, hanno detto: “perchè mi togli le fioriere? Se migliori l’aspetto della piazza Cavour mettendo le nostre fioriere, automaticamente peggiori l’aspetto della piazza A. Giglia da dove le fioriere le hai tolte”.
E poi.. fioriere come dissuasori di parcheggio.
Guarda caso proprio davanti il palazzo del vice sindaco.
Troppe coincidenze.
In passato ci si intestavano battaglie e si chiedeva la testa di chicchessia, anche per meno.
Il posteggio selvaggio sarebbe più opportuno dissuaderlo in altro modo e in altre vie o piazze, e non solo davanti palazzo Fanara.
E poi si potrebbero/dovrebbero abbellire altre piazze o vie cittadine che fanno schifo prima di migliorare quella che tra tutte sta meglio. “Quelle fioriere la erano abbandonate e non curate” avrebbe detto il sindaco ad uno dei cittadini che si non lamentati del “trasloco”.
Bella risposta che certamente aggrava e non giustifica il fatto.
Mha!
All’amico mio Giuseppe Moscato e all’amico mio Franco Pullara dico che, dopo tutto ciò, è arrivata l’ora che tutti noi cittadini dobbiamo dare un segnale forte all’amministrazione. Nel far capire che la gente c’è e siamo noi i “padroni” della città. Io, domenica mattina (libero da impegni), pianterò dei fiori proprio in quelle fiorerie, perché penso mi appartengano, in quanto cittadino di questo paese. Spero che tanti altri miei concittadini facciano lo stesso.