Era il 10 dicembre del 2018, quando un’autovettura tagliò di netto la Via IV Novembre, distrusse l’inferriata, precipitando nel sottostante Corso Vittorio Veneto. Miracolosamente non ci furono vittime, malgrado, erano circa le 8 di mattina, quando la zona è molto frequentata, anche dagli studenti pendolari che si recano ad Agrigento.
Dieci Dicembre, oggi 13 Maggio il tratto di marciapiede della Via Kennedy rimane transennato come se fosse l’indomani dell’incidente.
Circa due mesi fa, ho chiesto notizie all’ingegnere Alberto Avenia, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, che mi disse di essere in attesa della relazione del comandante dei Vigili urbani. Santa pazienza, parlo con il comandante Raia che in estrema sintesi mi ha riferito di non aver trovato il tempo per stilare la relazione. Controbatto che un verbale di incidente si può formalizzare in pochissimo tempo, la risposta è che il lavoro da fare è tanto ed è necessario trovare lo spazio temporale.
Oggi, ho richiamato l’ingegnere Alberto Avenia, manco a dirlo, aspetta ancora la relazione del comandante Raia.
Questi sono i fatti che si commentano da soli. Ognuno liberamente faccia le proprie riflessioni sulla burocrazia comunale e su chi amministra la città. Via Kennedy è una strada principale, ci transitiamo tutti, cittadini, burocrati comunali e amministratori. I cittadini imprecano tutte le volte che devono scendere dal marciapiede occupato dalle transenne, i burocrati e gli amministratori non ci è dato di conoscere i loro pensieri.
In una città normale, nel giro di pochi giorni, avrebbero dato corso alle pratiche per il risarcimento danni e iniziati i lavori di riparazione, a Favara cinque mesi non sono un tempo sufficiente per formalizzare una relazione da inoltrare all’assicurazione.
Senza dubbio, qualcuno si lagnerà del giornalista, ma santa pazienza, l’ho invocata anche prima, è chiaro che non funziona. Non funziona la macchina comunale e allo stesso modo, anzi peggio, l’amministrazione.
Intanto, con determina del responsabile comunale del 24 Gennaio scorso per mettere in sicurezza il luogo sono stati spesi oltre 10mila euro, soldi nostri e a distanza di cinque mesi ci teniamo il monumento alla perdita di tempo del Comune di Favara.
http://www.comune.favara.ag.it/attachments/article/1400/DD_300_18-03-2019.pdf
Dicevo, non funziona, i favaresi, io tra questi, meritiamo un destino diverso e migliore. L’opinione pubblica, attraverso la stampa, canta e suona la propria indignazione sulla conduzione della cosa pubblica. A questo punto è urgente e non rinviabile il darsi verso a cambiare rotta. Stiamo parlando di ordinaria amministrazione, di nulla di trascendentale, di una banale denuncia di un sinistro da presentare all’assicurazione per essere risarciti, figuriamoci se possiamo sperare nella soluzione delle grandi problematiche cittadine.