A due mesi dalla riparazione e dopo circa due anni di vicissitudini per il completamento dei lavori, oggi è sprofondato nuovamente una parte della condotta fognaria di Via delle Muse, dove transita il settanta per cento delle fogne di Favara. “Semu arrè mezzu a merda!” E’ l’amara costatazione di Lillo Costa, un residente. E ha ragione da vendere lui e tutti i favaresi, perché è paradossale il risorgere del problema dopo due anni di disagi e di grave inquinamento dell’ambiente, tra l’altro, certificato dall’Arpa.
Adesso, bisognerà comprendere i motivi dell’ulteriore sprofondamento e intervenire immediatamente per salvaguardare la salute dei cittadini e l’ambiente.
Non solo, ci si deve interrogare sulla precedente conduzione dei lavori, il cui costo è caricato nella tariffa e pagato dall’utenza, che sopporta il danno e la beffa.
Impensabile rivivere i due anni di passione per la quale conclusione di significativa importanza è stato l’intervento della Tenenza dei Carabinieri di Favara, i soli, strano a dirsi, a chiedere gli accertamenti dell’Arpa e alla conseguenziale verifica sul grave inquinamento dei luoghi.
Si aspetta l’immediato intervento di Girgenti acque, mentre l’ufficio tecnico comunale dovrebbe dirci il perché del nuovo sprofondamento.