“La comunità di Favara e nello specifico la parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo si prepara ad accogliere da lunedì pomeriggio il reliquiario della Madonna delle lacrime di Siracusa. Per tre giorni da lunedì pomeriggio giorno 29 a giorno 31 mercoledì il reliquario sosterà nella nostra parrocchia”. A parlare è don Marco Damanti che spiega anche le ragioni dell’evento.
“Certamente le motivazioni che hanno portato – continua don Marco – ad accogliere il reliquario sono tante, tra queste quelle di una Mamma che è la Madre di tutti che ci chiama a ritornare alla fede e a suo Figlio Gesù. Altro motivo le lacrime, le lacrime di gioia o di dolore. Certamente nella nostra terra in questi ultimi mesi possiamo cogliere lacrime di dolore, partiamo dal dramma della morte di Sofia, della scomparsa di Gessica che a distanza di mesi non si hanno notizie, con quattro bambini lasciati alla nonna. Il terzo atto di vandalismo alla Muntagnè della Pace, il Redentore sfregiato al viso e tagliate le mani, stesso destino la statua raffigurante la Madre di Gesù. Sono lacrime di una Mamma che ci invita a cambiare vita. Una società senza Dio non ha speranza, allora la comunità di Favara, la parrocchia Ss. Pietro e Paolo accoglierà questo dono bellissimo. Maria ci viene a visitare e a scuotere le nostre coscienze”.
Oltre che nella parrocchia Ss. Pietro e Paolo, il reliquiario sarà ospitato da alcune scuole e dal vicino Carcere della Petrusa.
La lacrimazione della Vergine da un quadro di gesso è avvenuta nell’agosto del 1953 a Siracusa.
Il miracolo si verificò in una modesta casa in Via degli Orti a S. Giorgio, Siracusa, dove abitavano due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti. La signora Antonina era in attesa del primo bambino, ma la gravidanza si presentò difficile, al punto che a volte le procurava l’abbassamento della vista, ma inaspettatamente verso le 8,30 del mattino, la vista tornò come prima e alzando lo sguardo verso il quadretto di gesso attaccato a capo del letto, incredula e meravigliata vide grosse lacrime scendere sul viso della Madonnina.
“La Madonnina piange”. La notizia si sparse velocemente in tutta Siracusa e nel mondo, suscitando enorme scalpore; la casa dei coniugi Iannuso si trasformò in meta di pellegrinaggio. La statuetta-quadretto è un mezzo busto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria ed era stato un regalo di nozze, ricevuto dai giovani sposi. La Chiesa riconobbe la prodigiosità dell’evento in breve tempo e nel 1994 san Giovanni Paolo II consacrò il Santuario dedicato alla Madonna.