Presenti in 24, dodici consiglieri votano contro l’approvazione della proposta dell’Amministrazione comunale di trasferire il mercato settimanale nella Via Cicero e La Francisca, dodici i favorevoli, la proposta è bocciata.
“La sindaca non ha più la maggioranza”. Ha dichiarato Gero Castronovo, consigliere d’opposizione, e ha ragione da vendere, poiché tra i dodici che hanno votato favorevolmente si contano lo stesso Gero Castronovo e Salvatore Fanara, altro consigliere di minoranza. Su 14 consiglieri del M5s solo in dieci hanno votato in favore della proposta, contrari Sanfratello, Pirrera, Bellavia e Costa.
I particolari della seduta e sui danni alle casse comunali che per una pessima gestione del mercato si valutano intorno al milione di euro, li tratta il nostro bravo Peppe Moscato in un altro articolo che scriverà tra qualche ora, io mi limiterò a fare qualche riflessione politica sul voto del M5s di questa sera, utilizzando anche un’altra parte della dichiarazione di Gero Castronovo con la quale si chiede le ragioni del rimpasto di Giunta considerato che le lacerazioni all’interno del movimento permangono e si aggravano.
Inutile negarlo, la sindaca non ha più la maggioranza in Consiglio comunale e il gruppo consiliare pentastellato ha perso quattro componenti. Non vale la solita tiritera del voto di volta in volta a favore della collettività, ché se si fa parte di una maggioranza si vota in favore dell’amministrazione, viceversa si è indipendenti. La frattura dunque c’è ed è perfettamente inutile definirla diversamente.
Intanto, unico baluardo era rimasta la maggioranza consiliare, mentre tutto il resto sembrerebbe sia, già da tempo, sfuggito di mano, viabilità, controllo del territorio, tributi e l’elenco è lungo. Adesso, all’amministrazione comunale manca pure il sostegno in Consiglio, mentre non mancherebbero le divisioni interne al locale M5s.
Appare davvero difficile, con l’attuale situazione, governare al meglio la città che si è fidata dei pentastellati e delle loro promesse “rivoluzionarie”. Dovrebbero sindaca, assessori e consiglieri del M5s trovare le ragioni per stare uniti per meglio amministrare Favara, piuttosto di divedersi e peggiorare lo stato dell’arte. Oppure tirare immediatamente le conclusioni e dichiarare fallito il loro progetto.
Bisognerebbe che ognuno ricordasse a se stesso e agli altri, dai politici ai cittadini, che la città merita qualcosa in più rispetto a quello che, oggi, riceve.