Il Consiglio comunale sta cercando di approvare le misure correttive chieste dalla Corte dei Conti. Il “provare” sta nel fatto che già il 25 Novembre scorso il provvedimento doveva essere approvato. E le difficoltà del parto si sono registrate anche ieri, quando la seduta è caduta per mancanza di numero legale per due volte, con il rinvio a questa sera.
Accade che il lenzuolo è troppo piccolo ed è necessario chiedere sacrifici. Adesso c’è una proposta, contenuta in un emendamento della minoranza che allargherebbe il “lenzuolo”. Come dire è la soluzione giusta per dare ossigeno alle casse comunali, senza penalizzare i cittadini.
La proposta che porta la firma dei consiglieri Dalli Cardillo Paolo, Sgarito Tania,Bennardo Giovanni di Favara Riformista socialista, Antonio Palumbo di Rifondazione comunista, Broccia Salvatore, Scalia Gaspare,Lupo Salvatore di ART. 4 e Ceresi Filippo di Ripensare Favara, Vella Maria, Fallea Antonio di Nuovo centro destra e Crapanzano Antonello di Voce Siciliana, è sul totale azzeramento del gettone di presenza dei consiglieri, dei compensi del sindaco e della Giunta, la riduzione del numero dei dirigenti da sette a quattro.
L’emendamento se approvato porterà un risparmio di oltre 300mila euro all’anno e si darebbe una prima risposta al problema finanziario dell’Ente.
Paradossale è che l’opposizione su questo punto sia più d’accordo con il sindaco rispetto alla sua stessa maggioranza, all’interno della quale non sono mancati i mal di pancia all’invito di Manganella di una semplice e modesta riduzione del 30 per cento del gettone di presenza. Per la cronaca il sindaco ha deciso dal momento del suo insediamento di decurtare per se e per gli assessori del 30 per cento le indennità. Così come ha fatto il presidente del Consiglio, mentre il consigliere Mariella Vella ha già da tempo rinunciato, altri cercano di non accumulare il massimo in commissioni consiliari. C’è un nutrito numero di componenti del civico consesso che da valore ai soldi dei contribuenti e all’esigenza di risparmiare. Purtroppo c’è anche chi non vuole assolutamente saperne, facendo levitare i costi della politica.
Stasera, dicevamo, l’opposizione presenterà l’emendamento e sarà l’occasione per la politica di dimostrare all’opinione pubblica di essere capace a rinunciare agli indennizzi che non sono stipendi come qualcuno, tra i nostri eroi, li intende e, allo stesso modo, la candidatura non è un concorso a numero di parenti per assicurarsi un reddito.
In sintesi, c’è l’invito di Manganella ad una riduzione del 30 per cento, la proposta di undici consiglieri dell’opposizione di azzerare totalmente e la maggioranza ci farà sapere stasera.
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Favara – Undici consiglieri: “Azzeriamo qualsiasi compenso politico”
By franco.pullara3 Minuti di lettura
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