Con 13 voti favorevoli, 9 contrari e 8 assenti, il Consiglio, quando mancavano quattro ore alla fine dell’anno, ha approvato il bilancio di previsione del 2014. In pratica si è approvato un bilancio già speso. Non approvarlo entro la mezzanotte dell’anno che si è chiuso, avrebbe comportato l’impossibilità da parte del Comune a prorogare il rapporto di lavoro a circa 70 Lsu.
L’alto senso di responsabilità dei consiglieri ha, entrando nella cronaca dei lavori, governato la seduta di ieri sera, che si è aperta con le bacchettate al sindaco da parte del presidente del Consiglio comunale.
Leonardo Pitruzzella, nel suo intervento, ha aperto il dibattito su due aspetti, meglio, su due bilanci, quello finanziario dell’Ente e quello su Manganella. In entrambi i casi, bilancio e sindaco, se ne sono usciti con le ossa rotte. Nessuno li ha difesi.
Prima dello strumento finanziario è stato approvato il Piano triennale dei lavori pubblici. Approvato senza avere avuto modo di conoscerlo. “Ho ricevuto solo ieri – ha detto Giovanni Bennardo, presidente della commissione LL.PP – il Piano triennale che voteremo a sacco d’ossa per non compromettere la sicurezza occupazionale. Bene ha fatto Pitruzzella a richiamare l’amministrazione. Siamo davanti al disastro e il sindaco non c’è. Non c’è il capopopolo, che come Schittino abbandona la nave e cu mori, mori. Quella sensibilità che manca a Manganella ce l’ha il vicesindaco, Carmelina Vita, che paragonata all’incapacità di Sasà viene da gridare “dimettiti”.
Il Piano triennale presentato in Consiglio “è senza nessuna variazione rispetto all’anno prima – ha affermato Salvatore Lupo nel suo intervento – segno ed esempio di una amministrazione passiva, senza idee. A questo punto, approviamo il bilancio e dimettiamoci in massa. L’esperienza Manganella va chiusa”.
E a fronte di chi si lamentava di avere ricevuto gli atti pochi ore prima dell’approvazione, Antonio Palumbo ironicamente ha dichiarato di averlo già esaminato “nel 2011, quando mi sono insediato. E’ sempre lo stesso tutti gli anni, questa amministrazione non ha programmi per la città. Sulla ricerca delle responsabilità il sindaco ha alzato un teatrino. Lui le responsabilità non può trovarle. Si dicono “tu mi fai la cortesia, per fare un esempio, al cimitero che ricongiungo i cari defunti e io te ne sarò grato.
Lui stasera non c’è e, forse, è meglio. Con la sua arroganza non avremmo raggiunto, maggioranza e opposizione, l’accordo ad approvare il bilancio. Il merito è del vicesindaco. Dovrebbe Manganella presentare le dimissioni e liberare il paese. E’ lui il responsabile dell’attuale disastro, non c’è bisogno di cercare altrove le responsabilità, sono tutte sulle testa di Manganella”.
Michele Lombardo ha apprezzato gli interventi che lo hanno preceduto, sottolineando che “siamo in dissesto finanziario, con un sindaco totalmente incapace. Basti pensare che nel 2013 il Comune non ha incassato un solo euro di evasione fiscale”.
Di rassegnazione e di senso di responsabilità ha parlato Giuseppe Grova che ha acceso il faro sul fenomeno che vede svuotato del suo ruolo il Consiglio a causa del modo di amministrare del sindaco. “Si parla male dei consiglieri che prendono il gettone di presenza e non producono – ha detto Grova – stasera siamo qui per assumerci la grande responsabilità di approvare atti che non conosciamo per salvare posti di lavoro”.
Come una sorta di indifendibile, Manganella non è stato difeso dalla sua stessa maggioranza.
Il consigliere Salemi pur ribadendo la sua appartenenza nella maggioranza ne ha preso quasi le distanze ammettendone gli errori e chiedendo a tutti i suoi colleghi di votare favorevolmente il Bilancio.
Gaetano Caramazza ha confermato l’impossibilità da parte dei consiglieri di conoscere ciò che stavano per approvare. “Un atto prima di votarlo è necessario comprenderlo”.
Tutti contro e nessuno a favore, del resto il consiglio è lo specchio del paese.
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Il Consiglio approva il Bilancio e bacchetta senza sconti “l’assente” Manganella
By franco.pullara4 Minuti di lettura
1 commento
Il solito disco rotto, non hanno mai niente nuovo da dire. Dietro alle
parole della responsabilità, tutti ripetono le stesse cose. Bene il
consigliere Lupo, approvare il bilancio e dimettersi in massa.
Acclarato il dissesto e i continui fallimenti, ci chiediamo per quale
motivo continuate a farci male? Risposta scontata! “nessuno vuole
perdere la sua poltrona”. Favara dovrà sopportarvi ancora un pò ma,
ricordate che tutti i cittadini non sono stupidi, avrete le giuste
risposte alle prossime amministrativi. Siete gente senza futuro.
DIMETTETEVI FALLITI. con stima (per i favaresi) FAVARA LIBERA