I Comuni di San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Sant’Elisabetta, Raffadali, Joppolo, Aragona, Comitini, Favara, Agrigento e Porto Empedocle che costituiscono, meglio, costituivano circa il 13 per cento del capitale sociale di Girgenti acque da circa tre anni non avrebbero alcuna partecipazione all’interno dell’azienda che gestisce il servizio idrico. Ogni singola azione ha un valore di 5,09 euro.
Nel 2014 con provvedimento del 29 Ottobre assunto dal G.E. presso il Tribunale di Agrigento, la società creditrice Randazzo Sutera Srl si è resa assegnataria di n° 120.069 azioni del Voltano. Praticamente, ha ceduto la quota azionaria che deteneva all’interno di Girgenti acque per pagare i debiti.
Inquietante è il fatto che nessuno ne parla, come se, ora si che ci vuole, si trattasse di acqua fresca. Le poche notizie che abbiamo sono il provvedimento del Tribunale e il diritto di prelazione esercitato da Girgenti acque sulla vendita delle azioni che bloccherebbe, al momento, il subentro del privato.
Non parlano i dieci Comuni, non parlano i politici, eppure la partecipazione di una società con capitale pubblico rappresenterebbe un interesse diretto dei cittadini nella gestione del servizio.
L’unica voce che si alza è quella di Antonio Palumbo, segretario provinciale di Rifondazione comunista. ” Con il mio partito interveniamo in merito alla transazione che ha portato alla cessione delle azioni con le quali il Voltano s.p.a. controlla, anzi per meglio dire controllava, una parte di Girgenti Acque.
Transazione conclusa alle spalle dei cittadini dei comuni soci del Voltano, che ha visto assegnare le suddette azioni a compensazione di un debito contratto dal Voltano nei confronti del nuovo proprietario.
Chiediamo quindi chiarezza sull’intera operazione visto che il privato in questione detiene per legge le azioni ma di fatto non spunta tra i soci di Girgenti Acque.
Ci chiediamo inoltre come sia possibile che una operazione del genere che di fatto priva i soci PUBBLICI del Voltano di un, seppur, minimo controllo su Girgenti Acque si sia potuta concludere senza che i Sindaci interessati si siano sentiti in dovere di informare i cittadini e i rispettivi consigli comunali.
Vogliamo infine ricordare ai Sindaci, ai dirigenti del Voltano, all’ ATO idrico alla stessa società Girgenti Acque che la trasparenza quando si tratta di una cosa pubblica, il Voltano è un Bene Comune come l’acqua, non è un opzione ma un obbligo.
In attesa di risposte speriamo che l’intera operazione si concluda nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini e non si ci trovi davanti all’ennesima speculazione”.
E’ l’inizio di una storia che cercheremo di raccontarvi anche nei minimi particolari. Dettagli che portano inevitabilmente a scelte politiche del recente passato che cercheremo di capire e di scrivere.