Il contratto con Girgenti acque sarà risolto, formalmente, tra pochi giorni con la notifica di rescissione da parte dell’Ati, ma…
L’assemblea, dopo avere integrato il direttivo dell’Ambito con l’elezione del sindaco di Bivona e del suo collega di Canicattì e dopo aver votato favorevolmente il bilancio preventivo 2018 e il triennale, ha dato mandato al direttivo di predisporre un documento da consegnare all’avvocato per procedere con la risoluzione del contratto con Girgenti acque.
L’avvocato Mazzarella, legale dell’Ati, preparerà la lettera di risoluzione del contratto ovviamente, il gestore si opporrà, anzi lo ha già fatto, ma il contratto sarà, con l’avvenuta comunicazione, formalmente rescisso.
Girgenti acque anche con l’avvenuta comunicazione delle rescissione, continuerà, così come è previsto della convenzione e dal disciplinare, a gestire il servizio idrico integrato fino a quando l’Ati non troverà il nuovo gestore.
Girgenti acque resterà gestore alle stesse condizioni di prima.
Vivremo come una sorta di separati sotto lo stesso tetto e ricordiamo bene che al momento l’Ati non ha mai preso in considerazione il dopo Girgenti acque, così è possibile che dopo la rescissione, l’attuale gestore resti tale chissà per quanti anni ancora.
E’ una storia infinita destinata, molto probabilmente, ad accompagnare la nostra vita nei prossimi decenni.
Non avremo l’acqua corrente, ma conserveremo e avremo il primato, vuoi mettere, di pagare il servizio più caro o tra i più cari a livello nazionale, con l’acqua che arriva nei rubinetti quando arriva.