Sembra essere legato all’emendamento che l’assessore regionale Grasso ha depositato in commissione bilancio all’Assemblea regionale siciliana per inserire i fondi necessari per la copertura finanziaria, il prosieguo lavorativo dei 46 LSU del Comune di Favara.
È questo quanto emerso ieri durante il dibattito del Consiglio comunale convocato in sessione straordinaria, urgente ed aperta con unico punto all’ordine del giorno proprio le problematiche dei Lavoratori LSU. Una situazione drammatica quella degli LSU storici del comune di Favara, come evidenziata da uno di loro, Polizzi intervenuto per primo al dibattito: “Con 8 ore lavorative alla settimana non riusciamo nemmeno a soddisfare le esigenze primarie di pane e acqua delle nostre famiglie”.
E dire che nel 2006 con un finanziamento Regionale una tantum di circa un milione e mezzo di euro avevano avuto un contratto stabilizzato per 5 anni e furono considerati tra i più fortunati tra i lavoratori precari del Comune. Qualcuno ha fatto anche vedere l’estratto contributivo Inps dove per quel periodo era inserita la voce contratto a tempo indeterminato. Ma nel proseguo degli anni qualcosa si è inceppato fino ad arrivare adesso con il Comune in dissesto finanziario che dice di non poter spendere un soldo per questa tipologia di lavoratori e che il contratto ridotto a 8 ore settimanali è stato fatto proprio per non perdere la continuità lavorativa e sperare in un intervento futuro della Regione.
L’inter dell’emendamento dell’assessore Grasso è stato spiegato in aula dalla consigliera Marili Chiapparo che ha avuto anche qualche critica all’indirizzo del vicepresidente di aver convocato un consiglio comunale in sessione straordinaria a distanza di 5 giorni dalla richiesta. Il vicepresidente Calogero Pirrera ha evidenziato che la convocazione è stata fatta secondo i termini del Regolamento. Comunque una luce in questo tunnel di disperazione dei 46 lavoratori LSU sembra vedersi ed è rappresentato dall’emendamento depositato in commissione bilancio che dovrebbe essere discusso e quindi poi approvato in aula. Intanto i lavoratori hanno confermato il loro stato di agitazione e chiedono che sul loro problema ci sia la convergenza di tutti