Sofia Tedesco la sedicenne agrigentina deceduta a causa delle lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale avvenuto l’otto agosto dello scorso anno, sulla provinciale “Crocca” in territorio di Favara, non sarebbe stata investita da un’auto pirata che non si è fermata a prestare soccorso. Si sarebbe trattato, invece, di un incidente autonomo.
Come si ricorderà l’incidente è avvenuto nella notte del 8 agosto, la ragazza viaggiava a bordo del motorino guidato dal suo fidanzato, quando alle porte di Favara, secondo quanto dichiarato dallo stesso ragazzo, sono stati falciati da un’auto che non si è fermata dopo l’incidente.
Dopo quasi cinque mesi i Carabinieri lavorando in silenzio hanno fatto piena luce su quel maledetto incidente. L’ipotesi iniziale vedeva coinvolta un’auto pirata. Le dichiarazioni del conducente dello scooterone su cui viaggiava Sofia erano sempre le stesse: “sono stato travolto da una Fiat Punto grigia che è scappata senza fermarsi”. Ma nei filmati delle telecamere sparse per Favara di quella Fiat Punto non c’era traccia. Così come sono sembrati anomali i lievissimi danni subiti dal motorino. Tutti elementi che hanno indotto i Carabinieri a farsi qualche domanda in più. E finalmente dopo cinque mesi di indagini, con l’aiuto di consulenti tecnici, dopo l’analisi del traffico telefonico della zona e l’incessante ricerca di testimoni, ecco spuntare i primi spiragli di una nuova ipotesi. Incidente autonomo. Il conducente avrebbe fatto tutto da solo e ha cercato di coprire le sue responsabilità addossando la colpa alla fantomatica Punto grigia.
Oggi i Carabinieri hanno convocato il ragazzo per notificargli l’avviso di garanzia. Essendo minore il procedimento è passato per competenza al Tribunale dei minori di Palermo. Adesso spetterà a loro fare ulteriormente luce su quanto accaduto quella notte. Sofia Tedesco continua a vivere in diverse persone, infatti i genitori, con grande gesto di altruismo e coraggio decisero di donare gli organi.