Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce e promuove la manifestazione regionale del 12 gennaio a Licata, ribadendo la necessità di una prospettiva di sviluppo economico diverso da quello proposto dal Governo Renzi (e da quello attuale che ne segue le tracce) basato sulla ricerca spasmodica di idrocarburi nei nostri mari.
A Parlare è Antonio Palumbo Segretario Provinciale di Rifondazione. “Il Movimento NO TRIV ha già portato testimonianze tecniche e prove tangibili della pericolosità dell’opera e della sua inutilità dal punto di vista dello sviluppo economico del territorio. Le esperienza di estrazione, in mare e non, hanno già dimostrato che i vantaggi sono tutti delle multinazionali mentre i problemi ricadono sui cittadini e sui loro figli – si legge nella nota di Rifondazione – crediamo nell’autodeterminazione delle nostre comunità, crediamo in uno sviluppo che metta al centro le fonti di energia rinnovabili e la salvaguardia della salute dei cittadini; non ci accontenteremo delle “Royalty” (spiccioli elargiti dalle multinazionali), non svenderemo il futuro delle prossime generazioni”.
Il Partito della Rifondazione Comunista fa appello affinchè ci sia la massima condivisione e una massiccia presenza ala manifestazione di sabato a Licata: “Facciamo appello a tutte le forze sociali ed alle innumerevoli istituzioni già sensibili al tema per una massiccia presenza a Licata sabato 12 gennaio. Chiediamo inoltre a tutte le amministrazioni delle città interessate dalla trivellazioni di prendere posizione in merito e a schierarsi a tutela del proprio territorio”.