Un tavolo del partenariato: è stato attivato ieri per coinvolgere la città. A volerlo il sindaco di Agrigento: un momento di confronto con associazioni, movimenti e gruppi impegnati nel sociale. Parola d’ordine: lavorare assieme per risolvere le emergenze del territorio. Ma attenzione, perché il tavolo della concordia sociale rischia di trasformarsi in tavolo della discordia politica.
Andiamo con ordine. Ad organizzare l’iniziativa di ieri, che si è svolta in mattinata, è stato Enzo Camilleri, coordinatore del piano strategico e dei piani integrati territoriali. E nel pomeriggio, non a caso, da Palazzo dei Giganti parte una nota a firma di un plotone di consiglieri con la quale interrogano il sindaco proprio sull’incarico assegnato a Camilleri.
Direte, niente di strano? Di sorprendente?. E invece qualche dubbio si insinua: non foss’altro perché la delibera è datata: è relativa cioè al 2010. Perché, la domanda nasce spontanea, il caso è stato sollevato solo adesso?
Forse perché serpeggiano malumori in particolari settori di aula Sollano, soprattutto fra quelli politicamente vicini al sindaco. C’è chi, secondo indiscrezioni, non avrebbe gradito l’apertura di Zambuto, letta come strategia per sancire una sorta di tregua, a determinate realtà per via di noti contrasti che alcune di loro hanno ingaggiato con singoli consiglieri comunali. Da qui l’offensiva lanciata ieri attraverso l’interrogazione, colta al volo dai partiti d’opposizione, sfruttata dai partiti alleati. Tra i firmatari ci sono infatti Giuseppe Miccichè, tra l’altro dell’UDC, lo stesso partito del sindaco, nominato da poco vice segretario regionale, Giuseppe Di Rosa, del Megafono, e Gerlando Gibilaro del gruppo indipendente: quest’ultimi due consiglieri da tempo sono alla ribalta della cronaca per le loro battaglie, da tempo sono in attesa di entrare in giunta.
Forse anche la melina di Zambuto avrà contribuito a creare tensioni e dissidi. Insomma intrecci ed incroci destinati a lasciare strascichi e magari a cambiare, ancora una volta, gli equilibri politici in Consiglio comunale. Vedremo.