Rosaria Spataro
Si è svolta stamattina con inizio alle ore 11.00, presso i locali del Provveditorato agli Studi di Agrigento, un incontro tra una delegazione dei sindaci dei comuni agrigentini e le istituzioni scolastiche alla presenza del Dirigente scolastico provinciale riguardante il delicato tema della razionalizzazione della rete scolastica. Alla presenza del Commissario della provincia Regionale di Agrigento, dott. Benito Infurnari, chiamato a presiedere l’incontro, del Dirigente Scolastico provinciale, dott. Raffaele Zarbo, della delegazione dei sindaci composta dai primi cittadini di Agrigento, Marco Zambuto, di Aragona, Salvatore Parello, di Bivona, Giovanni Panepinto, di Campobello di Licata, Gianni Picone, di Favara, Rosario Manganella, di Porto Empedocle, Calogero Firetto, di Sciacca, Fabrizio Di Paola e dei dirigenti scolastici di alcuni istituti del territorio si sono affrontati i temi concernenti il nuovo assetto delle scuole primarie e secondarie.
Dopo il fallimento della Conferenza Stato-Regione che non è riuscita a trovare un punto d’incontro tra le due diverse posizioni che vedevano da un lato la volontà del Ministero della Pubblica Istruzione di assegnare ad ogni istituto 900 alunni e quella contrapposta delle Regioni che volevano fissato il numero massimo degli alunni in 600, si sta procedendo nelle singole regioni alla predisposizione della rete scolastica in modalità autonoma che comunque dovrà superare il vaglio ministeriale, pena la mancata autonomia gestionale.
Secondo le direttive ministeriali la piena autonomia viene di fatto riconosciuta a quegli istituti che raggiungono un numero minimo di alunni frequentanti fissato in 900 unità derogando tale criterio solo per gli istituti dislocati nelle isole o nelle comunità montane. Il tema della razionalizzazione della rete scolastica è particolarmente sentito non solo dagli operatori e dagli utenti del settore direttamente coinvolti e quindi dirigenti scolastici, docenti e alunni ma assume particolare valenza agli occhi degli amministratori dei territori per le implicazioni che questa riveste non solo ai fini di una organizzazione degli istituti che soddisfi le esigenze del territorio e della sua comunità in termini di concreto accoglimento della domanda presente ma anche di una più efficace e positiva organizzazione degli istituti scolastici anche sotto il profilo delle risorse umane assegnate e quindi dirigenti scolastici, DSGA, personale amministrativo chiamato a gestire e garantire la funzionalità e l’efficienza degli istituti scolatici.
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