Alfonso Buscemi – Segretario Generale FP CGIL
I lavoratori impegnati nel Comune di Agrigento devono ricevere la mensilità del mese di febbraio. Preso atto che non è stato pagato lo stipendio entro il giorno 15 del mese successivo, oggi abbiamo chiesto un incontro con le aziende ed il sindaco per capire le intenzioni in ordine alle spettanze maturate e non ancora saldate E’ ovvio che siamo preoccupati per una serie di ragioni che messe in fila non lasciano sperare nulla di buono per il futuro, rispetto anche al pagamento delle prossime fatture alle Aziende che di conseguenza tarderanno a pagare gli stipendi. Nel merito, andando oltre nel giudizio di una situazione complessiva dal punto di visto economico, vogliamo evidenziare che la TARES del 2013 prevedeva un incasso di 14,5 milioni di euro, a fronte del quale ne sono stati incassati soltanto 9,5 milioni: la differenza è stata coperta dalla fiscalità generale.
Inoltre per il 2014 manca il piano finanziario ed il piano tariffario, comprendiamo che ci sono delle scadenze precise e dei tempi tecnici che rallentano tali scelte, ma se non si procede con celerità in considerazione del fatto che queste risorse entreranno nelle casse dell’ente a fine 2014, il comune sarà, da qui a qualche mese, senza disponibilità per impegnare mensilmente le risorse per il pagamento al raggruppamento di imprese, il cui costo, lo ricordiamo, è di 700 mila euro e altri 280 mila necessitano per la discarica oltre le somme occorrenti per il pagamento di qualche azienda minore che si occupa di ingombranti ecc.
In questo quadro va tenuto conto che a differenza del 2013 dove i 5 milioni non incamerati per mancato versamento di parte dei contribuenti sono stati compensati con altre entrate tributarie, quest’anno difficilmente l’operazione si potrà ripetere.
Quindi occorre accelerare le procedure per il recupero del minore introito dell’anno 2013 per cinque milioni ed all’approvazione del piano finanziario e tariffario visto che verosimilmente rispecchieranno quelli del 2013. Qualora si abbia contezza di eventuale difficoltà degli uffici a centrare tali obiettivi, al sindaco chiediamo di farsi promotore verso il governo Nazionale di poter ripetere l’esperienza del 2013, dove si è provveduto a fare la bollettazione in acconto.
Se non si fa questo è ovvio che fra un mese il Comune si ritroverà in seria difficoltà economica.