Massimo RASO
“Il Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Sen. Giuseppe Marinello, entra “ a gamba tesa” nella “vicenda Italkali” e compie una doppia operazione di allarme/lusinga nei confronti del Sindaco. Da un lato rileva “con preoccupazione” la posizione del Comune e lo invita a riconsiderare le scelte fatte e, dall’altro fa balenare possibili ”interventi compensativi in vantaggio del Comune di Realmonte”: significa che ITALKALI lo ha incaricato di mediare?
Complimenti! Come se con i soldi si potesse davvero comprare tutto.
Il Consiglio Comunale di Realmonte già 2 anni fa ha avuto modo di esprimersi ed è tornato a farlo con una seduta straordinaria ed aperta alla quale ho partecipato.
La posizione degli abitanti di Realmonte e delle sue Autorità Istituzionali è chiara ed la CGIL ritiene vada rispettata.
E’ la posizione di chi vuole legittimamente salvaguardata la prospettiva di uno sviluppo turistico legato alla bellezza di luoghi che l’hanno resa famosa nel Mondo con la “Scala dei Turchi” e che non si oppone alla estrazione del materiale dal sottosuolo ma che pretende che al fine di consentire ciò non può diventare necessario pensare ad uno stabilimento “ a bocca di miniera” pari al doppio della estensione di Realmonte.
La posizione della CGIL è conforme.
Non si è “contrari al progetto Italkali” come ha titolano inopinatamente un giornale a tiratura regionale, si chiede che questo progetto sia compatibile con tutto il resto.
E’ stato detto e ribadito che andrebbe valutato un ritorno al Progetto originario (che lo prevedeva nell’Area Industriale di Porto Empedocle): perché ITALKALI ha cambiato idea?
La CGIL è, ovviamente, disponibile a discutere della opportunità che si utilizzi l’area ITALCEMENTI: in ogni caso è utile parlarne a “carte scoperte” con tutti i soggetti chiamati in causa (Regione, Comune, Italkali, Italcementi e Sindacato) in un apposito incontro da tenersi in sede locale”.
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