Rosaria Spataro
La decisione di Riscossione Sicilia di chiudere gli sportelli decentrati ha, già dai mesi scorsi, innescato un movimento di protesta proveniente da cittadini ed amministratori locali che è giunto sin nelle aule del Parlamento regionale.
Tale decisione della Società comporterebbe per la numerosissima utenza che si serve degli sportelli decentrati un enorme aggravio di tempo e di spese dato che significherebbe per gli utenti doversi recare nei capoluoghi di provincia per tutte le operazioni attinenti ai servizi di Riscossione Sicilia.
Il problema è stato fin dal mese di luglio discusso all’ARS ed oggi sembra essersi aperto uno spiraglio che potrebbe indirizzarsi verso una soluzione diversa evitando la chiusura degli sportelli e quindi mantenendo in vita il servizio laddove già esiste.
A farsene promotore è il deputato PD, Giovanni Panepinto, il quale in un comunicato stampa diramato nella giornata di ieri afferma: “Fino al 31 dicembre si potrebbero aprire in via sperimentale gli sportelli periferici multifunzionali di Riscossione Sicilia presso le sedi municipali, una scelta importante che consentirebbe di andare incontro alle esigenze dei cittadini senza alcun aggravio di spese per la società di Riscossione. L’apertura sperimentale degli sportelli periferici – spiega Panepinto- , che ha avanzato la proposta ai componenti della seconda Commissione ed al Presidente di Riscossione Sicilia, chiedendo anche un particolare impegno in tal senso dell’assessore al Bilancio Roberto Agnello – non avrebbe alcun costo aggiuntivo grazie alla collaborazione dei Comuni, che potrebbero mettere a disposizione i locali per la prosecuzione dell’attività. Dopo il 31 dicembre la verifica dei costi non potrebbe che confermare la bontà della mia proposta. La soppressione degli sportelli periferici – conclude il parlamentare – è inaccettabile in considerazione del fatto che la permanenza degli uffici non grava sulla Società stessa, ma garantisce all’intero territorio servizi significativi”.
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