E’ andata bene.
Capita, è inutile negarlo, che maggioranza e opposizioni si formino non su una base ideologica, ma su interessi molto meno nobili. In tre anni a Favara ne abbiamo viste di cotte e di crude. C’è chi è passato dalla maggioranza all’opposizione con la stessa facilità di bere un bicchiere d’acqua. Uno stesso partito politico è metà dentro e metà fuori l’amministrazione. E l’elenco è lungo.
Nella stragrande maggioranza, il consigliere decide senza dare conto e ragione al partito o al movimento che lo ha candidato e gli ha dato i voti da aggiungere a quelli personali per essere eletto.
Con questi chiari di Luna si è affrontato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Franco Pullara scrive che si poteva rischiare di fare il bis aggiungendo al fallimento del Paes, la mancata metanizzazione di Favara. Ricordo a me stesso che se non abbiamo il metano è tutto “merito” dei nostri politici del recente passato che non sono riusciti a trovare il punto di equilibrio nei loro reciproci interessi. Mentre non è prevalso l’interesse della cittadinanza ad avere il metano.
Questa volta ce la siamo cavata decisamente meglio. Non solo non abbiamo fatto il bis, ma possiamo, attraverso l’atto approvato ieri sera, ottenere agevolazioni per utilizzare nelle nostre abitazioni energia pulita e a bassissimo costo. Forse potremo fare a meno, anche, del metano.
La dotazione del Paes ci proietta nel progresso tecnologico, nel rispetto dell’ambiente ed è occasione di nuovi posti lavoro. Un vanto per tutti e maggiormente per i consiglieri che lo hanno approvato.