Massimo Centineo
Centro hobbystico & professionale
Una situazione drammatica e purtroppo continua quella a cui assistiamo con la gestione dei rifiuti. Inutile ribadire che l’unica strada da percorrere è quella di incentivare costantemente la raccolta differenziata. Solo così si può diminuire il materiale da portare in discarica, facendo in modo che non si creino le solite emergenze, seguite poi da proroghe e contro proroghe che non risolvono il problema ma lo rimandano e lo peggiorano. La situazione odierna ci fa vedere dinnanzi un’isola invasa da rifiuti. Un servizio che da potenziale risorsa diventa per scorrette programmazioni un problema serio sempre più ingestibile.
Da cittadino e piccolo imprenditore di questo paese, Favara, mi sento d’obbligo mettermi a disposizione per far sì che, almeno in una visione locale, si possa dare un piccolo contributo per migliorare la oramai continua situazione drammatica sulla gestione della spazzatura.
Penso che per migliorare anzitutto bisogna migliorarci. Rispettare le regole sul conferimento dei rifiuti è la prima azione che ogni singolo cittadino deve intraprendere affinché con la differenziata si possa in modo incisivo diminuire la quantità di rifiuti da portare in discarica.
C’è da poter fare tanto anche coi rifiuti alimentari. L’umido, in sostanza, che tanti buttano come immondizia indifferenziata, lo si può smaltire in modo del tutto ecologico e sicuro.
Il regolamento odierno sui rifiuti prevede uno sgravio sulla tassa a tutti coloro che utilizzano la compostiera. La compostiera è un contenitore adatto a favorire la decomposizione aerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Con il suo semplice utilizzo, non solo diminuiamo la quantità del materiale conferito in discarica, ma parallelamente la compostiera permette di ottenere il compost, un prodotto del tutto naturale da utilizzare come fertilizzante per il giardino.
Ma per chi non ha il giardino, e quindi non può far uso della compostiera, deve continuare a gettare l’umido senza poterlo differenziare?
Ricordiamoci che gli scarti alimentari, in sostanza l’umido che buttiamo via, corrisponde al 20% di tutti i rifiuti domestici. Perché quindi non pensare di abbattere i costi del servizio, col smaltire in modo diverso e naturale l’umido?
Dicevamo, se non hai il giardino… puoi benissimo utilizzare nelle abitazioni urbane, se abiti in condominio, se hai una casa senza spazi esterni il TRITURATORE PER RIFIUTI ALIMENTARI!
Proprio così. Il trituratore è un modo semplice ed ecologico per potere smaltire i rifiuti alimentari, senza avere più bisogno di attaccarli al laccio col sacchetto. Con il solo tocco di un pulsante potete smaltire i residui alimentari presenti durante la preparazione dei cibi. La spazzatura non sarà più fonte di cattivi odori e batteri. I trituratori sono facili e comodi da usare. E’ un modo moderno ed ecologico per smaltire i rifiuti alimentari, che – ricordiamo – sono il 20% di tutti i rifiuti domestici.
E’ igienico: il trituratore rimuove immediatamente i rifiuti alimentari dalla cucina. Ora non serve più tenerli nella spazzatura – fonte di odori e batteri.
E’ pratico: il trituratore viene istallato facilmente sotto il lavello e non richiede spazio aggiuntivo nella cucina.
E’ ecologico: utilizzando il trituratore si riduce il volume dei rifiuti da inviare in discarica.
E’ sicuro: nel trituratore non ci sono coltelli e altri elementi da taglio. E’ assolutamente sicuro per i bambini e gli adulti.
Il trituratore viene installato sotto il foro di scarico del lavello della cucina e l’uscita è collegata al tubo si scarico. I rifiuti vengono scartati nella camera di macinazione attraverso il foro di scarico, vengono macinati finemente e scaricati liberamente nelle fognature, senza andare ad inquinare l’ambiente.
Cosa macina il trituratore: ossa di pesce e pollo, rifiuti di carne, ossa piccole di maiale e vitello, residui di verdura, bucce di frutta, gusci d’uovo e molto altro.
Come si usa: aprire l’acqua, attivare il trituratore. Inserire i rifiuti alimentari nel foro di scarico del lavello. Ricordare sempre quello che può e non può essere macinato. Lasciare il trituratore acceso fino a quando si sente solo il rumore del motore e dell’acqua corrente. Disattivare il trituratore. Lasciare scorrere l’acqua per circa 15 secondi dopo la macinazione per lavare le tubature.
Come si esegue il processo di macinazione: dal foro di scarico del lavello i rifiuti alimentari insieme con il flusso d’acqua cadono nella camera di macinazione, cioè sul disco metallico di rotazione. Grazie alla forza centrifuga i rifiuti alimentari si premono contro le pareti della camera di macinazione, e con l’aiuto di due camme giranti vengono spinti contro il disco dentato che va a macinare e tritare i rifiuti. Da questo processo si ottiene che i resti di cibo vengono ridotti in piccole particelle, così sottili che con il semplice flusso dell’acqua passano liberamente attraverso un piccolo foro nel disco di macinazione e fluiscono nelle fognature.
Non fantastichiamo con i film horror: l’attrezzo spiegato non è un tritacarne o ancor peggio un trita mani! Esso non contiene elementi di taglio, spigoli o viti che possano danneggiare l’operatore. Importante non mettere le dita dentro la camera durante il suo funzionamento.
Spiegato l’apparecchio, nella sua funzionale e semplice praticità, vorremmo aggiungere le nostre personali valutazioni a riguardo:
Divulgare l’utilizzo del trituratore risulta essere un progetto fattibile che necessità però di alcune prerogative, le quali vogliamo mettere in attenzione all’attuale amministrazione locale.
Bisogna modificare il regolamento sulla tassa dei rifiuti, dando la possibilità, a chi acquista un trituratore di poter usufruire di una riduzione in bolletta, per come già accade con chi utilizza la compostiera.
Incentivare i cittadini nell’acquisto del trituratore per rifiuti alimentari, dando un contributo una tantum da detrarre in bolletta.
Noi, come proponenti del progetto, diamo assoluta e gratuita disponibilità nel poter creare un gruppo acquisti solidale, verificando tecnicamente e commercialmente gli apparecchi più idonei e competitivi che si possono trovare nel mercato. Contestualmente, riteniamo opportuno fare delle prove d’utilizzo dei vari modelli messi in paragone, affinché i cittadini riescono a ricevere le giuste informazioni ancor prima dell’utilizzo del trituratore per rifiuti alimentari. Risulta essere vantaggioso pensare anche a formare degli installatori, affinché possano operare nel corretto modo sul montaggio della macchina e dare poi futura assistenza.
La nostra azienda si rende disponibile, sin da adesso, ad operarsi in sinergia con l’amministrazione comunale, affinché questa idea possa diventare una realtà capace a migliorare la gestione dei rifiuti.