Giuseppe Maurizio Piscopo.
Sono tornato ad Acquedolci dopo tanto tempo per riabbracciare il Direttore Alfonso Di Giorgio con il quale ho lavorato 20 anni nella scuola Giovanni Ingrassia di Palermo.
Sua è stata l’dea di riportare in Italia una festa tipicamente americana: la festa del ringraziamento Thanksgiving day.
A Palermo la festa è stata proposta dalla scuola Giovanni Ingrassia per ben 13 edizioni dal 1997 al 2009 coinvolgendo, il sindaco Orlando, l’ambasciatore americano, i bambini, i maestri e la città destando un’insolita curiosità in tutta la comunità.
Nella scuola elementare di Acquedolci ho ritrovato il direttore in piena forma, combattivo, protagonista e generoso. Ha appena donato 10.000 libri alla biblioteca comunale del suo paese natio.
Ad accogliermi nella scuola elementare di Acquedolci la dirigente Germana Lanzafame che ha introdotto la festa in maniera splendida, insieme alla presidente dell’Ami Mariangela Russo, Valeria Rubuano presidente del consiglio comunale, Monica Fiocco vicepresidente del consiglio comunale. La festa è stata presentata magistralmente da Anna Calcò che insegna presso la scuola elementare. Il sindaco Alvaro Riolo non era presente per importanti impegni di lavoro.
Ma qual è il significato della festa, lo chiediamo al Direttore Alfonso Di Giorgio curatore della manifestazione in collaborazione con l’Associazione Ami?
La festa vuole ricordare i padri pellegrini, i quali per primi nella storia dei popoli con il “Myflower Compact” nel 1620, posero le basi dello Stato di diritto affermando il primato della legge sul Re “Sub lege rex” e non Sub rege lex”. Schiavi della legge per essere liberi come ha scritto Cicerone. La Giornata del Ringraziamento ha un grande significato culturale: per imparare a dire grazie, per esaltare la legalità, per gettare nuovi ponti tra le diverse culture e fare splendere arcobaleni di pace e di giustizia tra i popoli.
Perché festeggiamo anche noi questa festa?
Perchè siamo cittadini del mondo. Così in un gemellaggio ideale con gli Stati Uniti D’America come a New York si festeggia San Benedetto è altrettanto possibile che ad Acquedolci si festeggi il Tanksgiving day . Un’occasione in più per pensare ad un modello di civiltà fondato sulla cooperazione, sulla legalità e sulla convivenza democratica, per rilanciare la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, per una società più giusta e più libera!
L’auditorium della scuola di Acquedolci era gremita di bambini, genitori, insegnanti. I bambini hanno letto le poesie del direttore Di Giorgio e ricostruito teatralmente la storia della festa del Ringraziamento, un genitore che ha vissuto in America ha raccontato come si vive la festa oggi negli Stati Uniti. Sono intervenuti le rappresentanti delle comunità islamiche presenti ad Acquedolci. A me è stato affidato il compito di concludere la festa sulle note di Pinocchio. Il 4 Dicembre la festa del Ringraziamento sarà riproposta a San Fratello. Non è esagerato scrivere del taglio nuovo che è stato dato alla festa che si può considerare come il post tanksgiving day. Un’ultima notazione :
Sono ripartito da Acquedolci con le lacrime agli occhi. In questa festa ho rivissuto alcuni momenti indimenticabili della mia vita vissuti nella scuola Giovanni Ingrassia di Palermo: ho ripensato ai viaggi, ai gemellaggi con i bambini di Sesto Fiorentino e con i bambini di Soveria Mannelli, ai Convegni: “Gli anni della Radio”, “Il Cinema, i bambini e la Sicilia”, “L’Italia unita dai bambini”, agli spettacoli e ho pensato soprattutto alle colleghe Maricetti Vassallo, Concetta Guarino, Caterina Trimarchi, Sara Carrara, Lucia Cantale, Caterina Buccheri che hanno reso possibile 13 edizioni della Festa del Ringraziamento a Palermo.
Il tempo passa, i ricordi riaffiorano e viaggiano nel tempo…