San Paganino, giorno 27 di ogni mese fatidico giorno del pagamento, è già passato da tempo, ma ancora niente stipendio per i dipendenti del Comune di Favara.
Nelle casse comunali pare non ci sia neanche un centesimo di liquidità per cui le spettanze del mese di aprile che dovevano essere liquidate, appunto nel canonico giorno del 27, chiamato da tutti tradizionalmente “San Paganino” non sono state accreditate.
Una situazione che preoccupa molto i dipendenti del Comune di Favara che hanno avuto la sgradita sorpresa, nel consultare il loro estratto conto, di non vedere accreditato lo stipendio, con l’aggravante che c’è incertezza sui giorni che dovranno ancora aspettare. La motivazione è semplice e non ha bisogno di scomodare economisti o esperti ragionieri contabili: il Comune di Favara non ha liquidità in cassa, neanche un centesimo.
In ragione di ciò l’ufficio del personale prima e quello di ragioneria dopo non possono inoltrare alla banca che gestisce la tesoreria comunale i mandati di pagamento per gli accediti degli stipendi. I trasferimenti di Stato e Regione tardano ad arrivare e di conseguenza manca la liquidità di cassa. Si potrebbe fare ricorso alle anticipazioni di cassa presso la tesoreria comunale, ma le anticipazioni sono come un prestito e non si può sempre chiedere anche perché poi si devono pagare gli interessi.
Sono circa 350 i dipendenti comunali tra personale di ruolo e a tempo determinato che da 10 giorni aspettano gli stipendi, che per il Comune vuol dire anche pagare i contributi all’Inps, anzi prima si deve versare il dovuto all’istituto di previdenza e dopo accreditare le spettanze ai dipendenti. Una vicenda che tiene con il fiato sospeso centinaia di famiglie in relazione anche alle scadenze che ognuno ha con i diversi pagamenti e soprattutto chi ha un contratto con minore ore settimanali e quindi minore stipendio. Una analoga situazione si era verificata con lo stipendio di marzo 2015 ed ancora prima giugno 2014 e maggio 2013.