Antonio Palumbo, sindaco di Favara
“Comprendo che ci siano consiglieri comunali che vogliano difendere l’indifendibile, e che soprattutto ormai si siano abituati a tirare in ballo la mia appartenenza politica per sostenere che io non sia propenso al dialogo.
A questi devo tuttavia ricordare che proprio l’adottare provvedimenti contrari alle leggi con la violenza dei numeri è un atteggiamento da regime autoritario. Ed è quello che avviene spesso in aula “Falcone e Borsellino”, dove l’opposizione può fare quello che vuole, andando contro le norme, contro i dirigenti e spesso anche contro l’interesse della città. Serve poi precisare come vi sia un fraintendimento di fondo che è giusto palesare ai cittadini che leggono allibiti certe affermazioni: quando si parla di ricerca del “dialogo” non si fa riferimento effettivamente ad un confronto costruttivo basato unicamente sugli interessi della città, ma di una molto più prosaica eventuale nostra disponibilità a concedere spazi in giunta. E io a questa tipologia di “dialoghi” non sono disponibile.
Concludo rispondendo a chi dice che rappresenta i cittadini: i favaresi che vi hanno votato hanno dato un indirizzo chiaro scegliendo me come sindaco. E’ il caso che vi mettiate il cuore in pace”.