Giuseppe Moscato
“Ripristinare la comunicazione istituzionale in città”. Questo l’impegno manifestato con una nota a firma di responsabili di Partiti politici e consiglieri comunali. Evidentemente stanno affermando che “la comunicazione istituzionale” è stata interrotta, puntando anche il dito su chi colpevolmente lo avrebbe attuata, non comprendendo bene o addirittura sconoscendo del tutto il giusto significato di comunicazione istituzionale.
Lungi da me voler difendere l’operato dell’amministrazione comunale dell’attuale sindaco proprio in tema di comunicazione dove, tra l‘altro, è stato molto carente e sul quale ci sono stati scontri fortissimi su tutti i fronti. Ma vorrei capire che cosa i firmati intendono per comunicazione istituzionale.
La comunicazione istituzionale è una vera e propria pubblicità, a volte a pagamento, sull’attività dell’Ente, sugli atti deliberativi prodotti, sui bandi e sui concorsi emanati, su tutte le cose che il cittadino amministrato deve conoscere. Cosa che le pubbliche amministrazione fanno con manifesti pubblici, comunicati stampa, con spazi a pagamento su testate giornalistiche, ma anche e soprattutto attraverso il loro portale web.
Cosa, quest’ultima, che da diversi mesi il Comune di Favara sta cercando di fare, anche se con evidenti pecche e numerose carenze. Sull’albo pretorio sono pubblicati tutti gli atti, le delibere, le determine; c’è anche una finestra sull’amministrazione trasparente dove sono pubblicati anche le indennità, i gettoni di presenza, i redditi degli amministratori e dei consiglieri. Da migliorare, senz’altro. Sito dove il cittadino può attingere per controllare l’operato dei rappresentanti che ha delegato e votato.
Ma comunicazione istituzionale non vuol dire pagare con soldi pubblici spazi riservati al sindaco, agli assessori o ai consiglieri comunali. Le conferenze stampa non sono a pagamento, si indicono informando gli organi di stampa che, in relazione alla rilevanza e all’interesse collettivo del’argomento proposto, ne danno un risalto mediatico più o meno forte.
Non bisogna confondere i due aspetti ne tanto meno servirsi della comunicazione istituzionale per godere di uno spazio personale.
Semmai il Comune di Favara e per esso l’amministrazione comunale deve elaborare un “Piano di comunicazione” ovvero quello strumento che consente di programmare, gestire, strutturare e pianificare le attività di comunicazione esterna con l’obiettivo di raggiungere più facilmente cittadini e utenti dei servizi, secondo le necessità della comunità.
Un Piano di Comunicazione che coinvolga tutti gli attori locali, carta stampata, televisioni, radio, giornali on line, che in relazione ai fatti o agli eventi, sfrutti i migliori canali, anche esterni all’Ente e anche a pagamento, per garantire la migliore comunicazione.
Gli spazi autogestiti, gli scontri politici o istituzionali, le campagne elettorali non fanno certo parte del Piano per la Comunicazione Istituzionale che non può essere indirizzata esclusivamente verso un solo canale.
4 commenti
I consigliori hanno avuto paura per quello che é successo ai loro colleghi agrigentini e hanno provato ad arruffianarsi la TV locale perché loro hanno preso più gettoni e hanno fatto più commissioni di Agrigento. Favara ha il record nazionale e vogliono cupare ma ormai é di dominio pubblico.
Concentriamo unicamente l’attenzione sull’ informazione istituzionale…..per essere chiaro, dal mio punto di vista…. soprattutto la messa in onda (in diretta e/o differita) delle riunioni del Consiglio Comunale in EDIZIONE INTEGRALE, senza tagli, aggiunte o commenti, come sempre in passato a Favara è avvenuto……..questi tipo dis ervizio va pagato…i soldi sono spesi proprio bene…..e questos ervizio è, a mio giudizio, molto, ma molto importante……perché i cittadini hanno il diritto di sapere e di vedere dal vivo…..anche con il linguaggio non verbale, talvolta ancora più efficace di quello verbale…. come si svolgono le cose, qual è il comportamento dei pubblici amministratori eletti dai cittadini, Sindaco, Assessori, dei Consiglieri….quale il loro modo di stare in CC, di ragionare….. di relazionarsi… di valutare….di decidere…….per il bene della Città……. Non si possono tenere al buio i cittadini……scade la democrazia……la ripresa televsiva nel senso indicato è l’unica…….ben vengano poi abche gli altri mezzi….radio….stampa…
La registrazione video e successiva messa in onda delle sedute del Consiglio comunale non è certo da annoverare come “Informazione istituzionale” come scrive Don Diego, oppure “Comunicazione istituzionale”.
Infatti l’istituzione Consiglio comunale non sta “informando” o “comunicando” niente. La televisione, la radio, il sito web che trasmettono le immagini o le parole del Consiglio in seduta pubblica stanno solo allargando la platea di ascolto di quello che succede in aula.
Che ben venga, non essendo certo “Pubblicità progresso” o a fini sociali e caritatevoli, deve essere, naturalmente, retribuito.
Ma non chiamiamo questo appalto, per favore, Comunicazione istituzionale o peggio Informazione istituzionale.
Giuseppe Moscato
Una bella lezione di comunicazione istituzionale a chi di comunicazione istituzionale ne dovrebbe sapere molto.
Complimenti a Giuseppe Moscato per la chiarezza e la completezza, mi associo in quanto condivido totalmente.
Con i mille problemi che si trova ad affrontare Favara riunire il “gotha della politica favarese”, partiti politici e Consiglieri Comunali per parlare e sparlare della trasmissione in TV dei Consigli Comunali mi sembra poca cosa, ma tant’è.
Io sono persuaso che a Favara abbiamo già una discreta informazione, istituzionale e non, ma comunque se proprio ne dobbiamo parlare perchè ha la sua importanza anche questo tipo di comunicazione, credo che si debbano fare almeno due considerazioni.
Per prima cosa credo servirebbe una trasmissione acritica, snella, vivace e di merito e non una trasmissione amorfa e noiosa con registrazioni solo di immagini.
La seconda considerazione è che avendo questa un costo bisognerebbe proporre da dove attingere i fondi.
Sono finiti i tempi quando alla Pubblica Amministrazione si chiedeva solamente senza porsi il problema da dove reperire la relativa copertura finanziaria.
Io faccio la mia proposta: perchè non tagliare su certe “spese istituzionali” e considerato che servono per trasmettere come “informazione istituzionale” le sedute del Consiglio Comunale attingere tagliando proprio da quelle spese.
Oppure devono essere sempre e solo i cittadini a pagare?