Istituita una commissione speciale di indagine. Iniziativa ieri sera di Aula Sollano per approfondire la materia riguardante l’occupazione del sottosuolo pubblico nel territorio di Agrigento.
Ne fanno parte 12 consiglieri, uno per ciascun gruppo presente a Palazzo dei Giganti: per il Pdl Alessandro Sollano, per il Pd Angela Galvano, per il Fli Carmelo Settembrino, per l’Mpa Francesco Picone, per il Patto per il Territorio Cinzia Puleri, per il Rinnovo della Politica Angelo Vaccarello, per il Pid Lillo Pisano, per Voce Siciliana Simone Gramaglia, per Grande Sud Andrea Cirino, per Gipa Michele Mallia, per il Megafono Giuseppe Di Rosa e per l’Udc Ennio Saieva.
Ed è proprio il capogruppo dello scudocrociato ad essere stato eletto presidente della commissione. “E’ un organismo importante – spiega – che avrà il compito di fare chiarezza su questo settore. A giorni partiremo con la prima riunione, acquisiremo atti e documenti e andremo in profondità – aggiunge Saieva – per capire come sono andate le cose al Comune di Agrigento. C’è un apposito regolamento, verificheremo se è stato rispettato oppure no da parte degli uffici comunali competenti. Una cosa è certa, non faremo sconti a nessuno”.
A sollevare il caso qualche mesetto fa è stato Simone Gramaglia. “Mi sono subito attivato per rendermi conto di persona sulle dinamiche che ruotano attorno a questa tematica. Ho chiesto chiarimenti e risposte sia al responsabile del settore che all’amministrazione con in testa il sindaco. Ma nessuno si è fatto avanti, siccome a mio avviso ci sono delle irregolarità nelle procedure per il rilascio delle autorizzazioni a gestori privati che occupano il sottosuolo pubblico e quindi si ipotizzano mancati introiti da parte del Comune, ho deciso di rivolgermi alla Corte dei Conti. Parallelamente la Commissione farà il suo lavoro e svolgerà la sua attività di indagine” – osserva Gramaglia che poi conclude: “Ringrazio il consiglio comunale per la disponibilità mostrata e per la fermezza con cui ha assunto questo impegno”.