Presso Villa Aura nella Valle dei Templi di Agrigento è possibile vedere per tutta la durata del Mandorlo in fiore la teca che custodisce la “Quarto Savona 15″, la macchina blindata che aveva all’interno Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani i tre ragazzi della scorta del giudice Giovanni Falcone.
L’esposizione della teca è inserita nel contesto dell iniziative “Polizia di Stato – com’eravamo come siamo – la memoria come valore” che si svolgono ad Agrigento. Iniziative che vedranno anche la presenza del Capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli che sarà ad Agrigento giovedì 28 febbraio come ha confermato il questore Maurizio Auriemma. Sempre nello stesso giorno ci sarà l’esibizione della Banda della Polizia. Ci sarà anche la signora Tina Montinaro per poter illustrare la sua esperienza di giovane donna, sposa, mamma, vedova di Antonio Montinaro morto con il giudice Giovanni Falcone.
“La mostra Polizia di Stato – com’eravamo come siamo – la memoria come valore che si tiene ad Agrigento e ha portato nella Valle la Quarto Savona 15, è un grande valore aggiunto al programma dell’intera manifestazione” . Lo afferma il Direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi Giuseppe Parello che ringrazia il Questore Auriemma per aver voluto tenere vivo all’interno del 74^ Mandorlo in Fiore l’esempio del Giudice Falcone. “La Quarto Savona 15 rappresenta una parte importantissima della storia italiana che evidenzia un sistema in cui l’organizzazione malavitosa impone le sue leggi e vuole obbligare ad osservarle anche pezzi importanti dello Stato, ma trova sulla sua strada gente come Giovanni Falcone che crede nella giustizia e ad ogni costo vuole garantire i cittadini. E paga questa scelta, con la vita. Ma il suo sacrificio non è vano: oggi la mafia è indebolita, molti personaggi chiave sono stati identificati e la rete della delinquenza organizzata registra numerose falle: è la rivincita degli onesti come Falcone e gli uomini della sua scorta. Un’occasione perché i valori che dalla Sicilia partono, e nella nostra Valle, trovano dimora, possano raggiungere il grande pubblico che parteciperà al Mandorlo in fiore 2019, una idea lungimirante per la quale esprimo la massima gratitudine alla Questura – conclude Parello – che ha portato a Villa Aurea quel monumento contro la mafia, simbolo di coraggio, abnegazione e affermazione del diritto”.