Enzo Di Natali
Per Canicattì il momento è abbastanza critico e difficile. Le speranze elettorali del 2016, che avevano alimentato un cambiamento, dopo la lunga stagione di Corbo, una dopo l’altra sono venute meno, nonostante il successo elettorale del PD e Uniti per Canicattì, di cui, il sottoscritto è stato l’ispiratore, e non mi pento. Un nutrito gruppo di persone provenienti dal volontariato, ricco di principi umani e cristiani, aveva messo su un ottimo programma economico, sociale, culturale, ambientale per rilanciare la città e con essa l’hinterland. Ma fu soltanto un breve sogno di una calda estate d’Agosto. Forse l’inesperienza, forse l’incapacità, forse l’ingenuità…. fummo divorati da colui che guarda soltanto a racimolare pacchetti elettorali, e basta. Ma chi rema contro Canicattì? Lo stesso di chi ha remato contro Agrigento: il deputato Di Mauro, graziato da una legge elettorale e bocciato dagli elettori.
Lo sfascio in un momento critico di bisogno di rilancio.
La causa dello sfascio: Di Mauro.
Graziato da una legge porcata e bocciato dall’elettorato.
Di Ventura – Firetto, diversi ed uguali: buttare fuori di Mauro e resistere ai suoi attacchi e giochi di potere pur di racimolare voti.
Di Mauro non ha compreso, tuttavia, che questo nutrito gruppo di persone asciutte dalle perverse dinamiche della politica è anche abbastanza guerriero, perche siamo liberi e forti, uomini di cultura, legati al volontariato, alla ricerca scientifica e letteraria, e non temiamo nessuno e sappiamo distinguere e valutare, secondo i nostri principi etici. Chiedete a Totò Castellano, uomo di cultura e impegnato nel volontariato, cosa pensa di Di Mauro?
Per Firetto, la fuoriuscita di Di Mauro è stata una liberazione, e con Firetto la colse anche la città di Agrigento. Di Ventura e Firetto, diversi nei propri percorsi politici, tuttavia uniti per aver saputo resistere a chi vuole lo sfascio.
Certo, le difficoltà che i due Sindaci devono superare nell’attività amministrativa non sono poche; a volte ci riescono, a volte no. Non sempre il loro operato è condivisibile. Fare il Sindaco oggi è più difficile che camminare sul pianeta Marte. Tuttavia, hanno avuto il coraggio di scelte chiare con l’auspicio che possano essere seguiti da altri Sindaci in cui personaggi politicanti remano conto i sogni ad occhi aperti, almeno questo ci è rimasto in questa sfortunata provincia.