Traendo origine dall’analisi della documentazione contabile amministrativa sequestrata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, in occasione dell’operazione “Self Service” su presunte tangenti pagate all’Ufficio tecnico di Palazzo dei Giganti, la Guardia di Finanza di Agrigento ha eseguito una complessa attività di Polizia tributaria nei confronti di un gruppo familiare specializzato nella costruzione di edifici residenziali nella città dei templi. Le investigazioni avrebbero accertato. per il periodo 2006 – 2011, ricavi evasi ai fini Imposte Dirette per quasi 1 milione di euro, un’evasione Irap di circa 900 mila euro e un’evasione dell’Iva di 200 mila euro.
L’attenta ricostruzione della numerosa e complessa documentazione esaminata avrebbe fatto inoltre emergere ben due società che opererebbero come evasori totali, cioè in qualità di soggetti completamente sconosciuti al fisco, e due evasori paratotali, un professionista ed un imprenditore agricolo, responsabili il primo di aver presentato dichiarazioni dei redditi infedeli di oltre il 50% a quanto realmente incassato, ed il secondo di aver esposto esclusivamente reddito agrario e non reddito d’impresa. Nello specifico, le attività ispettive, eseguite nel periodo luglio 2012 – gennaio 2013 e consistite nell’esecuzione di quattro distinte verifiche fiscali a carico delle società e dei soggetti sopra indicati, hanno consentito di ricostruire tutta la base imponibile che i soggetti, nel tempo, avrebbero omesso di dichiarare allo Stato.