Agrigento, città a vocazione turistica. E’ vero, anzi verissimo: un patrimonio archeologico ricco, straordinario, pregevole: da fare invidia al mondo. Ci si riempie la bocca, brillano gli occhi, poi però le tasche, inesorabilmente, finiscono per piangere. Davvero un peccato, forse anche mortale, non riuscire a capitalizzare al meglio questo immenso tesoro.
Come dire il colpo resta in canna. Perché non parte? Il punto è semplice: il territorio è privo di strutture e infrastrutture adeguate, ma anche di servizi fondamentali, essenziali.
Sapete cosa manca all’interno della Valle dei Templi? Un elementare infopoint Turistico. Basta e avanza allora per capire come vanno le cose dalle nostre parti. E quando la politica ci mette la buona volontà, ecco mettersi di traverso la burocrazia. E’ l’allarme lanciato dalla Commissione Cultura della Provincia regionale di Agrigento al termine dell’ultima seduta, guidata dal vice presidente Roberto Gallo, e composta dai consiglieri Nicola Testone, Giuseppe Picone, Totò Scozzari, Daniele Camilleri e Salvatore Montaperto.
“Una burocrazia complessa e spesso inefficiente – spiegano i componenti della Commissione – ha fatto sì che, dopo due anni dall’avvio della procedura, ci sia il rischio che vada in fumo il lavoro politico e amministrativo svolto intorno a questo importante progetto. Si tratta di un’iniziativa che darebbe un servizio fondamentale alla collettività, funzionale allo sviluppo turistico nel nostro territorio provinciale a partire dall’area archeologica di Agrigento”.
A chiusura dei lavori, la Commissione ha deciso così di consegnare, nel rispetto della trasparenza dicono, questo amaro e preoccupante sfogo all’opinione pubblica e di lanciare un appello al presidente della Provincia.
“Non è più tollerabile – si evidenzia nella nota rivolta a Eugenio D’Orsi – il continuo rinvio, per un motivo o per un altro, per la definizione e l’apertura dell’ufficio d’Informazione Turistica. E’ passato troppo tempo ed è palese che molte cose non hanno funzionato, anzi. Anche se stiamo andando verso la fine del nostro mandato popolare, sarebbe grave non assicurarsi il buon fine di questa importante iniziativa orientata allo sviluppo del territorio. Per questo motivo chiediamo al Presidente di attivarsi subito, rassicurando noi e soprattutto i cittadini su questo importante servizio per la crescita del territorio” – conclude il documento della Commissione.
Riproduzione riservata