La sorpresa è già confezionata, manca solo il fiocco. Attenzione: non è quella dentro l’uovo di Pasqua, ma è quella che troveremo subito dopo le festività nella nuova giunta Zambuto. Un rilancio dell’amministrazione che passerà attraverso un cambio quasi totale degli attuali assessori. Sarà un rimpasto serio, incisivo: è quello che trapela dagli ambienti vicini al sindaco, impegnato in queste ore a completare il mosaico che, con molta probabilità, esibirà a metà della prossima settimana.
Gli unici ad essere confermati, se non ci saranno novità dell’ultimo minuto, saranno Patrizia Pilato e Piero Luparello che è anche vice sindaco. Per il resto si preannuncia un ampio rinnovamento per dare al governo della città un profilo marcatamente politico in linea con il quadro che alla Regione sorregge il governatore Crocetta.
E allora sono previsti gli ingressi in giunta del Partito Democratico, ma anche della componente targata “Voce Siciliana”, il movimento fondato dal parlamentare Michele Cimino, ex Grande Sud, ora molto vicino al Presidente della Regione. Ovviamente l’Udc, che comunque è già presente, poi gli ex finiani, ancorati adesso al movimento sicilianista che fa capo all’ex assessore regionale Luigi Gentile, soggetto politico federato proprio con lo scudocrociato di D’Alia. Ed ancora inevitabilmente troveranno spazio nel nuovo esecutivo il Megafono di Crocetta, che in consiglio comunale è rappresentato dal vice presidente Giuseppe Di Rosa, e il gruppo indipendente di responsabilità politico-amministrativa che è composto dall’ex assessore Michele Mallia e da Gerlando Gibilaro, ex capogruppo di Grande Sud.
E a proposito di Grande Sud, anche se per la collocazione politica potrebbe sembra fuori posto, si è aperto un ragionamento tutt’ora in corso fra Zambuto e l’europarlamentare Salvatore Iacolino. Lavori in corso pure con l’esponente di Fratelli d’Italia in aula Sollano.
Sicuri all’opposizione tutti gli altri partiti della coalizione centro destra: Pdl, Pid, Patto per il Territorio ed Mpa.