Quando si parla di sbarchi, di Immigrazione, il pensiero corre certamente alla Sicilia e il territorio agrigentino è una delle principali chiavi che aprono la porta del mediterraneo verso l’Italia e l’Europa. Un fenomeno che è tornato di grande attualità. Soprattutto le Pelagie, ma anche Siculiana e le coste siracusane, gli approdi più gettonati dagli extracomunitari nell’ultimo periodo. E su questa delicata tematica sta spendendo le sue prime energie da parlamentare, il favarese Tonino Moscatt. Il deputato nazionale del Pd ha già dato si suoi primi segnali in questa direzione. I primi atti riguardano infatti una interrogazione e una interpellanza.
Con la prima iniziativa – spiega Moscatt – mi sono rivolto al ministero dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, per capire, in riferimento all’aspetto legato alla presenza di minori stranieri non accompagnati in centri di accoglienza presso i Comuni che si erano fatti carico della drammatica situazione, l’orientamento del governo. In particolare ritengo che non sia più rinviabile – aggiunge il deputato favarese – l’effettivo trasferimento delle risorse dovute a questa realtà che svolgono un ruolo importante.”
Moscatt, prendendo spunto poi da un vicenda in cui – spiega – il commissario straordinario del Comune di Ponte Landolfo ha disposto il trasferimento presso lo Sprar di due minori richiedenti asilo politico, ospitati fino ad oggi nella comunità di accoglienza Casa Giada, contro la loro volontà e con il rischio di interrompere un percorso avviato ormai da due anni, si interroga e chiede al ministro se “non valuti errato e dannoso queste forme così lesive. Siamo di fronte ad un paradosso – osserva ancora Moscatt – avere investito risorse economiche per la loro integrazione per poi impedirne l’effettivo completamento. E a questo punto bisognerà comprendere anche meglio come il ministro Cancellieri preveda di affrontare il 2013 in assenza della totale copertura economica necessaria a fronteggiare i costi dell’accoglienza a carico dei Comuni, laddove questa permanga”.
Nell’interpellanza, Moscatt pone l’accesso sul rischio che esploda una nuove emergenza sbarchi. “A fronte dalla quale – sostiene – in assenza di iniziative e di chiarezza da parte del governo, non si può attivare o riattivare un’adeguata rete fra enti locali, protezione civile e cooperative. Sinergia assolutamente necessaria per garantire l’assistenza di primo soccorso e accoglienza dei migranti. Appare dunque inevitabile –conclude il deputato nazionale del Pd – predisporre immediatamente un nucleo operativo che gestisca la situazione, anche sulla base delle esperienze e delle capacità già in campo, riattivando, o attivandone di nuove, le convenzioni necessarie con le strutture esistenti o pronte per potere assicurare i servizi”