La Flc, in nome e per conto degli associati e dei lavoratori tutti dipendenti degli enti di formazione professionale operanti in Sicilia che applicano il vigente CCNL, chiede la revoca di tutte le disposizioni riguardanti le azioni e procedure previste dal comunicato del Dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro, datato 9 aprile 2013 e seguenti, in ordine a “Erogazione percorsi di politica attiva del lavoro ai lavoratori degli enti di formazione accreditati” in quanto le azioni previste, lesive di interessi diffusi rappresentati dalla scrivente.
In atto le azioni in questione introducono elementi forte criticità e si sovrappongono al rapporto contrattuale tra datori di lavoro e propri dipendenti in quanto in violazione del CCNL vigente ed applicato al settore vengono impartite direttive da un soggetto terzo – l’Amministrazione regionale in questione – senza un preventivo accordo contrattuale con le organizzazioni firmatarie del contratto collettivo, sia sindacali che datoriali, riguardanti i lavoratori dipendenti da soggetti privati.
Tale situazione di illegittimità produrrà certamente effetti di aumento dei costi e di contenzioso diffuso tra i singoli lavoratori interessati dalle procedure in questione ed i propri datori di lavoro, creando obbligazioni che aumenteranno i costi di gestione e non saranno, almeno a quanto appare alla scrivente, imputabili ai compiti di istituto previsti per l’accesso ai finanziamenti finalizzati agli obiettivi degli avvisi sia dei c.d. servizi formativi, sia dei c.d. Interventi formativi come delle attività finanziate con fondi statali e regionali relative all’obbligo d’istruzione.
Alla Procura della Corte dei conti si segnala il forte rischio del danno erariale derivante da azioni avanzate dai lavoratori o dagli stessi soggetti gestori nei confronti della Amministrazione.
Pertanto, nel ribadire la assoluta contrarietà al processo avviato senza la necessaria preventiva condivisione ed accurata diffusione ed esplicitazione di contenuti, modalità e obiettivi, la Flc ne chiede l’immediata sospensione.
Il responsabile regionale
comparto formazione professionale
Giovanni Lo Cicero