“Io sto facendo elaborare un piano, lo sto studiando personalmente, di tutti gli interventi che il mio Ministero potrà fare a beneficio di Agrigento e dell’intero territorio provinciale”. E’ l’impegno assunto oggi da Angelino Alfano, nella sua prima uscita semipubblica ad Agrigento, da titolare del Viminale e da vice premier nel governo delle larghe intese guidato da Enrico Letta.
Il coordinatore nazionale del Pdl è stato accolto in un albergo cittadino da deputati, amici e sostenitori. Alfano si è cordialmente concesso ai giornalisti.
Ministro Alfano, a proposito del suo legame con Agrigento e con gli agrigentini, quali potrebbero essere i campi d’intervento?
“Il Dicastero di mia competenza svaria su diversi fronti: dagli edifici di culto, all’intervento per quanto riguarda le amministrazioni locali, senza dimenticare tutti gli ambiti contigui con la protezione civile, perché il corpo dei vigili del fuoco dipende pure del Ministero dell’Interno. In questo momento però è presto per dire quali potranno essere, nello specifico, gli interventi. Il mio impegno è di completare in tempi brevi questo piano e di presentarlo e consegnarlo alla città e al territorio agrigentino che io amo. E’ la terra dove sono nato, dove sono nati e vivono i miei familiari, farò del mio meglio per ben figurare, per dare una mano di aiuto a questa terra così in difficoltà. Lo sempre fatto, l’ho già fatto come ministro della Giustizia”.
Tre ministri e quattro sottosegretari siciliani nel Governo Letta. Cosa può e cosa deve aspettarsi la Sicilia?
“Ma noi abbiamo una vera priorità che è la questione occupazionale, il lavoro. La vera battaglia è superare la crisi economica. Non sarà facile, ma noi ce la metteremo tutta per riuscirci”.
A Montecitorio ci sono due deputati agrigentini del Pdl sponsorizzati da lei: Riccardo Gallo e Nino Bosco. Loro sono i suoi punti di riferimento in provincia?
“Si tratta di parlamentari che devono dimostrare di mettersi al servizio del territorio e di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per dare una mano di aiuto al territorio di Agrigento”.
Accanto al Ministro oggi anche papà Angelo, ex assessore ed ex consigliere comunale di Palazzo dei Giganti, al quale Angelino avrà rubato certamente il “mestiere” della politica.
Come avete accolto, in famiglia, questa duplice responsabilità di governo affidata a suo figlio?
“Con ulteriore preoccupazione , con ulteriore responsabilità, ma con grande soddisfazione”.
Immaginava una carriera politica così brillante e straordinaria per Angelino?
“Non saprei. Ma un fatto era certo e ne ero convinto: conoscendo Angelino da ragazzino, qualunque carriera avesse intrapreso avrebbe fatto bene”.
Cosa raccomanda ancora oggi a suo figlio?
“Di essere disponibile verso il prossimo, e di aiutare, nell’ambito delle cose legittime e possibili, le persone che hanno bisogno. E di essere prudente nell’attività politica”.
Nessun commento
Bisogna dare credito alle parole di Alfano? in venti anni di politica per la sua città non ha fatto praticamente NULLA , però essendo cattolico credo nel rinsavimento del ” figliol prodigo”. Speriamo non abbia imparato dal suo capo Berlusconi a fare promesse che mai ha mantenuto!