Le sue uscite cominciano a rasentare l'assurdo. Il modo con cui è stata portata avanti la politica cittadina è la cosa peggiore che ci potesse capitare. I cittadini hanno voluto dargli ancora fiducia, nella speranza che avrebbe fatto tesoro dei propri sbagli, ma è evidente che non è stato così.
Gli errori che, a più riprese, compie il Sindaco ci preoccupano seriamente. Non si rapporta più con la cittadinanza e con il Consiglio comunale, preferendo le riunioni con pochi intimi piuttosto che confrontarsi con la massima assise comunale» lo afferma il consigliere comunale Simone Gramaglia.
Tutto questo è il segnale della mancanza della lucidità e della lungimiranza politica che occorrerebbero in questa Città. Le uscite isolate del sindaco non fanno altro che portare la Città verso il completo isolamento. Il sindaco deve invece ascoltare i suggerimenti che il Consiglio comunale gli ha rivolto in più occasioni con i vari atti di indirizzo approvati.
La vanità del singolo o di alcuni singoli è stata sempre nemica dello sforzo comune e di questo il sindaco deve prendere atto. Continuare per la strada dello scontro, quando invece, a mio avviso, bisogna in ogni modo trovare la via dell'incontro, è la cosa meno utile per questa città. Continuare a percorrere il sentiero solitario imboccato dal Sindaco non può che portarci sull'orlo del baratro. È ora quindi di dire basta. Per la carica che rivesto, restare in silenzio, quando assisto giornalmente alla caduta, ora anche di stile, della nostra Città, è diventato insopportabile.
Come consigliere comunale – conclude Gramaglia- è umiliante assistere alla rassegnazione e alla sofferenza che si percepisce giornalmente nella popolazione agrigentina. Il sindaco, dunque, crei intorno a sé una squadra di persone coese e rappresentative della città e, soprattutto, "pensante", in grado di riportare Agrigento al suo antico splendore, si svesta i panni dell'uomo solo al comando, che certamente non giova a nessuno, oppure si faccia da parte, prima di arrivare, come sta accadendo, a un punto di non ritorno.