“Ci risiamo – a parlare è Tonino Sutera, presidente associazione Europa giovane – come al solito si parla bene ma si razzola male. Mentre il Governo fa proclami sul cambiamento, i pagamenti delle pubbliche amministrazioni continuano con arroganza nei ritardi, come nel caso dell’Asp di Agrigento ferma al novembre del 2013. Come possono risollevarsi le piccole e medie imprese? Come possono le Pubbliche Amministrazioni andare contro le direttive europee che impongono tempi precisi di pagamento? Cosa fa la Corte dei Conti per evitare il danno causato da una burocrazia ottusa ed elefantiaca?”
“A nulla – continua il presidente di Europa Giovane – valgono le normative imposte dall’Ue e recepite dal Governo italiano, sui tempi di pagamento obbligatori (60 giorni) delle P.A.; normative che, tra l’altro, stabiliscono anche una pesantissima penale per questi ritardi, aggravando in questo modo il bilancio dello Stato con i soldi dei poveri contribuenti”.
“Questo meccanismo perverso – conclude Sutera – mette in ginocchio centinaia di PMI Agrigentine, essendo costrette ad indebitarsi con le banche per mantenere i propri impegni: banche, le quali, davanti a una scadenza non sentono certo ragioni, mettendo in seria difficoltà le PMI. Oggi lo Stato può permettersi il lusso di pagare come e quando vuole, ma dall’atro pretende il pagamento immediato delle sua spettanze, definendo tecnicamente le PMI come la banca delle Pubbliche Amministrazioni. Questo ed altri punti saranno oggetto di valutazione dell’associazione Europa Giovane, non escludendo anche eventuali segnalazioni alle autorità competenti”.
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Pagamenti Pubbliche Amministrazioni – Continuano anche ad Agrigento i ritardi, mentre le PMI sono in ginocchio
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