Giuseppe Moscato
Si è risolto con un nulla di fatto l’arbitrato tra il Comune di Favara e l’Aipa, la società che gestiva il servizio di riscossione dei tributi comunali. Il lodo definito dal collegio arbitrale presieduto dall’on. Angelo La Russa, non ha soddisfatto le aspettative del Comune di Favara, per cui si andrà adesso a giudizio in appello con un procedimento di giustizia ordinaria. Una soluzione alla quale si arriva dopo oltre un anno dall’inizio dell’arbitrato dopo che il sindaco Rosario Manganella aveva stoppato il contratto con la società di riscossione, chiedendo anche un risarcimento monetario. Ma invece di procedere con una rescissione in danno per inadempienze contrattuali, su richiesta della stessa Aipa si è proceduto con l’istituto dell’arbitrato iniziato nel gennaio 2013 e che a detta dello stesso sindaco doveva risolversi in favore del comune nel giro di 4 mesi. Invece le cose sono andate per le lunghe, e si sono anche complicate in quanto, per esempio, per ottenere tutti gli atti della riscossione dall’Aipa l’ufficio tributi comunali ha dovuto indire una nuova causa e andare in tribunale.
La vicenda della rescissione del contratto con l’Aipa, era stato il cavallo di battaglia del sindaco Manganella che come prima delibera ha voluto proprio adottare la rescissione del contratto. In realtà fu solo una dichiarazione di intenti in quando si è dovuta attendere una scadenza contrattuale intermedia per chiudere il contratto. L’atto definitivo arrivò nel settembre 2012 con il quale la giunta Manganella nel liquidare l’Aipa chiese anche un lauto risarcimenti stimato in circa 2 milioni di euro. Si parlò di mancata notifica di oltre 16 mila atti; di applicazione di maggiorazioni relative all’aggio sulle bollette a danno dei contribuenti. Tutti si aspettavano il risarcimento invece arrivò la notizia dell’avvio dell’arbitrato, la nomina di un avvocato da parte del Comune e dell’Aipa e la scelta del giudice terzo nell’on Angelo La Russa. Dopo oltre un anno la notizia che l’accordo non c’è stato e che tutto andrà a finire in un aula della Corte d’Appello di Palermo. Da raggiunto telefonicamente per avere rilasciata una dichiarazione e avere dei chiarimenti su tutta la vicenda dell’arbitrato il sindaco Rosario Manganella ci ha comunicato che dopo le elezioni europee unitamente al legale del Comune sarà indetta una conferenza stampa per informare la città di tutti i particolari e di come il comune intende muoversi per il prosieguo.
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