I Segretari Generali Provinciali
Massimo RASO Maurizio SAIA
“CGIL CISL Agrigentine si sono ben guardate dal commentare la avvenute dimissioni dell’ormai ex Sindaco Zambuto, non essendo nostra funzione quella di esprimere pareri di ordine strettamente politico.
Altro ragionamento è se parliamo del futuro.
Noi riteniamo che in ragione degli enormi problemi che il Comune ha davanti (dalla questione precari a quella del risanamento del centro storico; dalla questione Cattedrale alle questioni Acqua e Rifiuti; dal risanamento dei quartieri allo sviluppo turistico…) questa Città, piuttosto che avviarsi verso un anno di “campagna elettorale” al termine del quale, possibilmente, ci consegnerà una nuova instabile maggioranza, prigioniera dei ricatti e dei veti incrociati, possa ritrovarsi su un “progetto”, cui chiamare – trasversalmente – le migliori intelligenze della città per tentare di “salvare il salvabile”.
Una Giunta di “salute pubblica” , un “comitato di liberazione cittadina “…chiamiamolo come vogliamo, ma lo scopo dichiarato dev’essere l’avvio di un periodo di “tregua”, dove alle “ragioni di bottega (politica)” possa farsi prevalere l’interesse della Città e che abbia come uno discrimine l’amore per questa città e la proclamata distanza da interessi particolaristici, parassitari e mafiosi.
In questi anni ci sono stati fermenti positivi che vanno incoraggiati; slanci della società civile che vanno sostenuti.
Gli stessi Partiti hanno cambiato fisionomia e si sono “ricomposti” in forme nuove.
Prendere il meglio da tutto questo, unirlo alla passione civica di esponenti del mondo delle Professioni; allo slancio solidaristico della Chiesa; alle competenze diffuse di Associazioni Laiche e Cattoliche; Noi riteniamo sia possibile.
Il Sindacalismo Confederale, insieme alle energie che abbiamo trovato in tante Associazioni Datoriali con le quali abbiamo condiviso l’esperienza dei “tavoli” alla Camera di Commercio, vuole dare anch’esso il Suo contributo se inserito in un contesto nuovo e rischioso come quello che prospettiamo.
No, non è la fine della politica”, è il tentativo di offrire un’alternativa credibile al “toto-nomi”; è il tentativo di dire a tutti che prima di “uomini soli al comando” serve un’analisi impietosa dei drammi di questa città e la costruzione di un “progetto” credibile di rilancio e di sviluppo.
Questa Città merita di ritrovare una sua centralità, una sua forza ed ha le carte per tentare un suo possibile rilancio; per farlo deve trovare coraggio in una squadra che lavori per la città, che metta da parte interessi personale e ambizioni carrieristiche e che metta l’esigenza dei cittadini agrigentini al primo posto.
Sarebbe il modo migliore per raccogliere le legittime aspettative della gente; per raccogliere il grido di dolore del Vescovo; per tentare di risalire classifiche che ci condannano sempre agli ultimi posti.
Agrigento si merita un altro destino ed un altro futuro: Noi riteniamo che insieme costruirlo sarà possibile e ci auguriamo che altri, forze politiche, sociali e culturali e religiose raccolgano questo “appello” affinché si possa costruire una Agrigento migliore”.
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Agrigento – Cgil Cisl: "SERVE UN PERIODO DI TREGUA PER SALVARE IL SALVABILE”
By vedisotto3 Minuti di lettura
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