Unione Nazionale Consumatori
Manlio Cardella
Da ieri, la dotazione del Pos, solo in linea teorica, sarebbe obbligatoria.
In pratica, i clienti potrebbero chiedere all’ idraulico, al macellaio, al geometra, al medico, all’avvocato, al notaio etc.. e via dicendo di saldare i conti e le parcelle superiori ai 30 euro con il Pos, già abbastanza diffuso negli esercizi più grandi come i supermercati e le aree di servizio carburanti. Ciò che rende indifesa la norma è che in assenza di alcuna sanzione lo Stato non è in grado di fare rispettare il diritto del cittadino a pagare a mezzo bancomat.
Al massimo può scattare la cosiddetta ”mora del creditore” prevista dall’ articolo 1202 del codice civile che consente a chi ha fatto acquisti o ha chiesto l’intervento di un artigiano o si è rivolto a un professionista, di chiedere che il conto o la parcella gli vengano spediti casa. Infatti la formula è semplice se il cliente non ha contanti ma è in possesso del bancomat, mentre di contro l’esercente, il professionista, l’artigiano etc.. non hanno il Pos, il cliente può comunicare che pagherà non appena gli sarà possibile”.
L’ altro aspetto estremamente significativo è che tra i piccoli artigiani, gli esercenti e i commercianti della Sicilia il Pos viene considerato un onere, poiché considerano tale misura un costo aggiuntivo di 1500-2000 euro l’ anno basate sul calcolo di canoni, commissioni, costi di installazione e di utilizzo.
La verità è che oggi, a causa della crisi sono pochi i consumatori ed utenti che spendono 30 euro. In ogni caso, l’obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica rappresenta certamente un grande passo avanti in termini di tracciabilità e di lotta all’ evasione, nonché un’ agevolazione a favore dei consumatori ed utenti, che disporranno di un ulteriore metodo di pagamento.
Se da un lato a sentirsi penalizzati sono gli esercenti, commercianti, professionisti, è anche vero che tale misura avvantaggia ancora una volta il sistema bancario e creditizio nel nostro Paese. Resta fermo il fatto che la stessa circolazione di meno contanti rappresenta un elemento di maggiore sicurezza, sia per il cittadino che per l’ esercente”. Per tale ragione, l’Unione Nazionale Consumatori invita le famiglie, i cittadini, consumatori ed utenti, ad adottare contro quei commercianti, esercenti, professionisti e artigiani che, in barba alla norma entrata in vigore, espongono ancora cartelli “ non si accettano bancomat o carte di credito” e non si sono ancora dotati di Pos, le seguenti azioni:
Boicottare acquisti e servizi presso esercenti, artigiani e professionisti che non consentono il pagamento a mezzo Pos.
Rifiutare il pagamento con denaro contante per spese superiori ai 30 euro.
Chiedere di avere spedito a casa il conto da esercenti, artigiani e professionisti che non si sono ancora muniti di Pos.
Scegliere in un secondo momento quando e come saldare il conto.
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Con tutto il rispetto che ho per l’amico Manlio Cardella, ma questa “uscita” se la poteva risparmiare lui e l’Associazione Nazionale Consumatori. Le aziende ed i professionisti hanno già una miriade di adempimenti e di costi, ci manca anche un ulteriore balzello come il POS (nei professionisti poi è davvero ridicolo) per aumentare le spese. Non ci si è forse accorti che i regimi fascista e comunista erano meno…. controllori dell’attuale Italia pseudo-democratica.