“Aumentare le tasse di per sé è un provvedimento impopolare e antipatico. Che non si fa certamente a cuor leggero. Se, per di più, gli equilibri di bilancio per l’anno 2014 non potranno essere ugualmente centrati, allora è chiaro ed evidente che io non ci sto”. Alfonso Vassallo, capogruppo Mpa al Consiglio comunale di Agrigento, si dice pronto anche a rassegnare le proprie dimissioni, a staccare la spina, se nella seduta di lunedì Aula Sollano sarà chiamata a votare alla “cieca” atti deliberativi che andranno ad appesantire i già magri bilanci delle famiglie, alle prese con una crisi ancora viva.
Il punto cruciale, in particolare, ruota attorno alla determinazione dell’aliquota della nuova Tasi, tassa sui servizi indivisibili comunali, e al regolamento che dovrà disciplinarla. Per intenderci si tratta del surrogato dell’Imu per quanto riguarda le abitazioni principali.
“Appena ieri – spiega Alfonso Vassallo – abbiamo avuto, assieme ad altri consiglieri comunali, un incontro con il dirigente Giovanni Mantione, responsabile del Settore Contabile e Finanziario di Palazzo dei Giganti, per affrontare proprio questo delicato tema in vista dei lavori d’aula di lunedì sera. La situazione che ci è stata prospettata è parecchio complessa. Personalmente non mi fa dormire sonni tranquilli. A fronte infatti di una aliquota stabilita dagli Uffici al 2,9% per mille, cioè ben oltre il tetto limite fissato al 2,5 per mille – osserva l’esponente del movimento per l’autonomia – le entrate provenienti dal gettito non sarebbero sufficienti a garantire per l’anno in corso l’equilibrio di bilancio. Una risposta, quella dataci dal dirigente, da me sollecitato, che ha lasciato tutti di stucco. Mantione, in buona sostanza, ci ha allargato le braccia. Il quadro che emerge dunque è molto preoccupante. Mette, ahimè, al nudo le cose che da mesi io e il mio gruppo andiamo predicando: i conti del Comune di Agrigento, nonostante gli annunci e i proclami di risanamento dell’ex sindaco Zambuto, erano e sono a sensibile rischio default. A questo punto, io chiedo un momento di confronto formale con il dirigente Mantione, alla presenza del commissario straordinario, da tenersi in sede di conferenza di capigruppo, in modo da verbalizzare i passaggi salienti e le principali criticità. Solo allora, assumendosi ciascuno le proprie responsabilità, e provando a fare chiarezza, possibilmente con dati e numeri certi, si potrà avviare un serio dibattito in Aula. In ogni caso – osserva il capogruppo autonomista – sarà necessario applicare, a beneficio delle abitazioni principali, le detrazioni che, tra l’altro, sono obbligatorie nella misura in cui, così come impone la normativa in materia, ci dovesse essere lo sforamento rispetto all’aliquota massima base. E oggi noi siamo in questa fattispecie, la parte che eccede sarebbe lo 0,04 per mille. Ma non solo, dovremo anche prevedere, nel regolamento, delle agevolazioni per affermare il principio della perequazione in modo da andare incontro alla fasce sociali meno abbienti. La proposta è di distribuire il peso del tributo sulla base della certificazione del reddito e delle rendite catastali: la formula da seguire è ovviamente quella inversamente proporzionale, cioè detrazioni minori per chi possiede e dispone di più. Altrimenti – conclude Vassallo – per molte famiglie agrigentine la mazzata sarà davvero notevole. E questo noi non lo permetteremo”.
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Vassallo Mpa: portare al massimo le aliquote Tasi senza sistemare i conti sarebbe una follia
By sop3 Minuti di lettura