Valentina Piscopo
«I Comuni siciliani, che si sono trovati a fronteggiare l’emergenza immigrazione, saranno ricompensati con delle misure adeguate alle spese che hanno sostenuto e che continuano a sostenere per l’assistenza e l’ospitalità dei migranti». Questo è quanto ha affermato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, esprimendo soddisfazione per il provvedimento, inserito nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, che affronta e risolve il problema delle vigenti limitazioni imposte ai Comuni per il rispetto del Patto di Stabilità interno.«Lo Stato dimostra così grande vicinanza al popolo siciliano che con la sua generosità – continua il Ministro – pur gravato dai flussi migratori che arrivano in Sicilia per la sua collocazione geografica, sa accogliere con spirito di umanità e non si perde d’animo». In quest’ottica di generosità nell’accogliere i migranti , a 13 comuni siciliani verranno stanziati 20 milioni di euro e, nello stesso tempo, allentando il Patto di stabilità.
I 13 Comuni che hanno saputo e dovuto fronteggiare le continue emergenze sono: Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Catania, Lampedusa, Mineo, Palermo, Pozzallo, Ragusa, Siculiana, Siracusa, Trapani e Porto Empedocle. 13 Comuni, dislocati in tutto il territorio isolano che “che si sono già fatti avanti impegnando le proprie risorse”. La distribuzione, tra gli Enti, di questa agevolazione sarà effettuata nel prossimo mese di ottobre dagli Uffici del Ministero dell’Interno, tenendo conto delle spese sostenute e delle dimensioni demografiche degli stessi, in rapporto alla popolazione straniera delle cui esigenze di accoglienza si sono fatti carico. E fin qui, è tutto giusto. E’ il segnale che lo Stato Italiano non ha abbandonato la Sicilia ed è solidale con una terra che non ha paura e che lotta ogni giorno. A battere le mani al provvedimento adottato dal Ministro Alfano, ci pensa ( primo fra tutti), il deputato del Ncd Nino Bosco. “Grazie al provvedimento del ministro degli Interni, Angelino Alfano, lo Stato si fa garante del dovere sacro dell’accoglienza di immigrati ma allo stesso tempo responsabilmente va incontro ai tanti comuni siciliani che con generosità hanno sostenuto e sostengono ancora ingenti spese per assicurare una degna sistemazione ai bisognosi, donne e bambini . Finalmente- esulta il deputato siciliano- ora si potrà scorporare le spese per l’accoglienza dagli stringenti vincoli del patto di stabilità.
Questo è lo Stato di cui possiamo andare fieri, questi i provvedimenti che danno lustro al governo e all’azione politica del Nuovo Centrodestra. Anche la solidarietà purtroppo ha un costo. E questo costo non poteva continuare a gravare solo sui comuni e sui cittadini siciliani. Ma la nostra dignità- dice l’on. Bosco- come rappresentanti politici e come uomini ci impone di affrontare questo dramma con un alto senso della giustizia: nei confronti dei tanti disperati che arrivano in Italia a costo della vita così come dei tanti tantissimi sindaci, amministratori locali e semplici cittadini che sostengono lo sforzo e la gioia dell’accoglienza. Noi certamente –conclude – possiamo camminare a testa alta”. Questa è l’Italia di cui andare fieri ed orgogliosi. Tuttavia, tra questi 13 Comuni non compare la nostra città. A fare la voce grossa il sindaco che non accetta l’esclusione di Favara dall’elenco dei beneficiari dei 20 milioni di euro. “Apprendo dalla stampa che il Ministro Alfano, non so con quali criteri, avrebbe individuato alcuni comuni siciliani ai quali concedere finanziamenti per l’accoglienza agli immigrati che sono approdati nelle nostre coste. Tra questi comuni non figurerebbe il nostro Comune. Se la notizia è vera- continua Manganella- c’è da restare allibiti e, comunque sia, chiedo al Ministro Alfano di conoscere i motivi della esclusione della nostra Città dai benefici riservati agli altri enti locali. Favara- dettaglia il sindaco- è stata sempre all’avanguardia e ha dimostrato forte senso di solidarietà nei confronti dei nostri fratelli, provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo, mettendo a disposizione tutte le strutture (palazzetto dello sport compreso) disponibili ed accogliendo nel nostro cimitero le salme di quei poveri cristi, restituiteci dal mare. Cosa hanno fatto di più gli altri comuni che Favara non abbia fatto? Lo chiedo, innanzitutto, al Ministro Alfano, mentre all’on. Bosco, amico del responsabile del dicastero degli Interni, chiedo cosa intende fare per riparare alla falla commessa da Alfano e se intende spendersi per la sua Città, facendo inserire il nostro Comune nell’elenco degli altri enti locali, baciati dalla fortuna. A nome mio personale e della comunità che rappresento nell’esprimere il mio sdegno per quanto accaduto, chiedo formalmente al Ministro Alfano di correggere l’elenco ed aggiungere anche il Comune di Favara. “Conclude Manganella.
Dunque, per ricapitolare. Il governo nazionale, su proposta del Ministro degli Interni Alfano, stanzierà a partire dal mese di ottobre, 20 milioni di euro ai 13 comuni siciliani che hanno dovuto fronteggiare l’emergenza migranti. Tra questi comuni, non compare Favara che, come ricordiamo tutti, ha dato il Palazzetto dello Sport come sede di prima accoglienza . In quei momenti, tutta la società favarese si è mobilitata, portando cibo, medicine e beni di prima necessità, dando sostegno ed aiuto. Da qui, l’ira funesta del sindaco Manganella che non accetta l’esclusione di Favara dai 13 comuni definiti “baciati dalla fortuna”. A ripristinare il giusto e “riparare alla falla commessa da Alfano”, ci deve pensare Nino Bosco, favarese di nascita e deputato nazionale del Ncd, nonché “amico del responsabile del dicastero degli Interni”. Ancora una volta, il sindaco Manganella, invita il deputato Bosco a “sporcarsi le mani”.
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13 Comuni “risarciti” dallo Stato per la loro ospitalità, Favara esclusa
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