21.08.2014 – Numerose infrazioni di legge sono state accertate dai Carabinieri nel territorio della Provincia di Agrigento negli ultimi giorni, con segnalazioni agli organismi competenti di undici persone.
A Siculiana, nella località balneare di Siculiana Marina, i Carabinieri della locale Stazione, nel corso un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno della contraffazione, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, H. S., abitante a Licata per i reati di ricettazione, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero brevetti; introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; fabbricazione o commercio non autorizzato di armi; vendita ambulante di armi e vendita ambulante non autorizzata di strumenti da punta e da taglio atti ad offendere. In particolare l’uomo è stato trovato in possesso complessivamente di n. 2 scatole contenenti n. 7 coltelli in ceramica ciascuno di varie dimensioni, per i quali non erano in possesso di alcuna autorizzazione circa la vendita ambulante degli strumenti da punta e da taglio atti ad offendere ne tantomeno era in grado di dimostrarne la provenienza.
Anche nella località balneare Punta Grande di Realmonte, i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati da personale del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Agrigento, hanno effettuato analogo servizio durante il quale, hanno segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, il 63enne E.H.B. ed il 42enne M.B. rispettivamente abitanti a Licata e Racalmuto per i reati di ricettazione, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero brevetti; introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; fabbricazione o commercio non autorizzato di armi; vendita ambulante di armi e vendita ambulante non autorizzata di strumenti da punta e da taglio atti ad offendere. Gli stessi, sono stati trovati in possesso complessivamente di n. 11 scatole contenenti n. 7 coltelli in ceramica ciascuno di varie dimensioni, per i quali non erano in possesso di alcuna autorizzazione circa la vendita ambulante degli strumenti da punta e da taglio atti ad offendere ne tantomeno erano in grado di dimostrarne la provenienza, e di 11 scatole contenenti altrettanti tubi flessibili per l’irrigazione. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Ogni scatolo di coltelli, venduta tra i 10 e i 20 euro dagli ambulanti, ha un valore di circa 160 euro.
T.M. 41enne senegalese abitante ad Agrigento, nel corso di servizio finalizzato al contrasto del fenomeno della contraffazione è stato controllato dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del Comando Compagnia di Agrigento, che lo hanno segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, per i reati di ricettazione, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero brevetti e introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi. Lo stesso, controllato alla guida della propria autovettura è risultato privo di patente di guida perché mai conseguita ed è stato segnalato anche per guida senza patente perché mai conseguita.
Anche i Carabinieri della Stazione di Raffadali, durante il mercato settimanale, hanno effettuato un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno della contraffazione, nel corso del quale hanno segnalato in stato di libertà’ alla Procura della Repubblica di Agrigento, N.T. 50enne ed il 38enne N.I.S., entrambi senegalesi abitanti ad Agrigento per i reati di ricettazione, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero brevetti, introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi. Gli stessi, sono stati trovati in possesso complessivamente di n. 55 borse palesemente contraffatte, di varie marche. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Mentre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata denunciavano in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria: il 55enne I. A., il 37enne S.G. ed il 51enne G.A., tutti di Licata e noti alle Forze dell’Ordine, perché responsabili di detenzione e commercio di pesce di misura inferiore al consentito, commercio di sostanze alimentari nocive e violazione disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
In particolare i Carabinieri procedevano al controllo dei predetti mentre erano intenti a commercializzare pesce per complessivi kg 77 in cattivo stato di conservazione e pericoloso per la salute.
Anche il 62enne T.C. di Licata e già noto alle Forze di Polizia, sempre dai Carabinieri di Licata veniva sorpreso mentre era intento a commercializzare pesce per complessivi 30 kg in cattivo stato di conservazione e pericoloso per la salute e per questo motivo è stato denunciato alla competente A.G. per il reato di detenzione e commercio di pesce di misura inferiore al consentito, commercio di sostanze alimentari nocive e violazione disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
I carabinieri della Stazione di Licata collaborati da personale della locale Polizia Municipale e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Licata procedevano nella località balneare “MOLLARELLA” al controllo del 57enne C. M., marocchino abitante a Licata, mentre era intento a commercializzare articoli di varia tipologia, in questa occasione il personale operante accertava che il predetto era sprovvisto della prescritta autorizzazione per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, pertanto all’uomo veniva contestata una sanzioni alle norme riguardanti il commercio su aree pubbliche e la merce veniva posta sotto sequestro.
Anche i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Licata coadiuvati da personale della locale Polizia Municipale e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Licata hanno effettuato dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno della contraffazione sottoponendo a controllo vari commercianti. In particolare nella località balneare “MOLLARELLA” venivano controllati:
Z.S., 36enne bengalese, abitante a Palermo, mentre era intento a commercializzare braccialetti personalizzati e strumenti per la loro realizzazione;
S.S., 27enne indiano abitante a Licata, mentre era intento a commercializzare orologi contraffatti;
M.R., bengalese, abitante a Catania, mentre era intento a commercializzare articoli di varia tipologia;
M.A., bengalese abitante in provincia di Catania, mentre era intento a commercializzare articoli di varia tipologia;
M.T., bengalese 23enne, abitante a Catania, mentre era intento a commercializzare articoli di varia tipologia.
Nel corso del servizio il personale operante accertava che i predetti erano tutti sprovvisti della prescritta autorizzazione per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. La merce, veniva posta sotto sequestro.
Nel corso di un servizio di controllo sulla circolazione stradale effettuato nel comune di Palma di Montechiaro, i Carabinieri del nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Licata, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento M.D.M., 23enne di Palma di Montechiaro perché si è resa responsabile del reato di guida sotto l’influenza dell’alcool.
In particolare i Carabinieri accertavano a seguito di esame strumentale, che la donna si era messa alla guida dell’autovettura, in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche. Alla stessa è stata ritirata la patente di guida.
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