Il presidente Crocetta prova a dare poco peso e sottovalutare le note vicende sul Piano Giovani e mentre è impegnato in conferenza stampa per difendere a sparadrappo la giovane assessore Scilbra, il collega assessore al lavoro Bruno viene sentito in Procura come persona informata sui fatti.
In fondo come afferma Crocetta, è solo un problema informatico e comunque tutta colpa della burocrazia. Stante che oltre i partiti della pseudo maggioranza (PD, UDC e PRD) che chiedono una verifica, anche la Procura della repubblica avvia un’indagine sull’operato dei Dipartimenti al lavoro e alla Formazione e quindi chiama in causa le responsabilità politiche i due assessori.
Di mezzo la dirigente Corsello che oggi pubblicamente è stata scaricata dal presidente Crocetta; del resto ormai siamo abituati alle lapidazioni pubbliche in conferenze stampa. E se come già avvenuto in passato, alla fine i destinatari delle pesanti critiche e pubbliche accuse, avranno ragione tramite i tribunali?
Purtroppo il clima politico è infuocato e il Partito Democratico, che appunto si definisce democratico non riesce democraticamente a risolvere l’empasse che governo e maggioranza hanno determinato.
Nel mentre gli operatori della formazione sono seriamente preoccupati: chi firmerà il decreto per l’avvio della terza annualità?
Con le dimissioni della Corsello, la macchina burocratica si ferma e viene parcheggiata con le quattro frecce d’emergenza. In tutto questo a pagarne le spese sono sempre i lavoratori, avviliti dalla rivoluzione Crocetta.
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