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La prima notizia è scarna: oggi 10 settembre 2014, dall’indirizzo di posta certificata di Faros viene inviata una mail a 119 Enti di Formazione, nella quale si invia la richiesta di compilare e trasmettere, entro due giorni, un foglio excel con dei dati di monitoraggio relativi ai progetti della seconda annualità dell’Avviso 20 o Piano Giovani che dir si voglia, precisando che la richiesta ha carattere straordinario e che, quanto prima, “seguirà l’invio di un’apposita circolare ai fini del caricamento dei dati di monitoraggio e di avanzamento fisico, finanziario e procedurale sul s.i. Caronte-Faros, per le medesime operazioni”.
Anche la seconda notizia è scarna: venerdì 12 settembre a Palermo, alla Presidenza della regione, Palazzo d’Orleans, saranno presenti i componenti del Comitato di sorveglianza del FSE , i rappresentanti dell’Unione Europea e i dirigenti dei ministeri che lo compongono.
Dato che entrambe le notizie non sono di quelle che capitano tutti i giorni, ci sembra opportuno fare un veloce riepilogo della storia dell’Avviso 20 e della sua seconda annualità, nota come “Piano Giovani”, per cercare di comprendere se fra esse possa esservi una qualche correlazione.
L’Avviso 20 viene emanato nel 2011 dall’allora Assessore all’Istruzione e alla Formazione, Mario Centorrino, oggi prematuramente scomparso, e dal Dirigente Generale Ludovico Albert. Esso rappresenta il punto di traghettamento della Formazione Siciliana dal finanziamento su bilancio Regionale a quello su Fondi Strutturali della Comunità Europea, utilizzando il sistema di finanziamento a Unità di Costo Standard (viene stabilito un parametro orario standard onnicomprensivo di tutte le spese che vengono sostenute dagli Enti Attuatori per la realizzazione delle attività) . Coerentemente alla normativa Europea, Albert fa predisporre un software di monitoraggio e controllo delle attività e della spesa, la piattaforma “Faros”, che risponde ai criteri del monitoraggio e della rendicontazione ad UCS, la quale si concentra principalmente sul numero di allievi e sulla loro, sulle ore di formazione effettivamente erogate, sulla competenza dei formatori utilizzati. Faros si aggiunge alla piattaforma “Caronte”, utilizzata per la rendicontazione dei progetti a costo reale. La prima annualità dell’Avviso 20, con il supporto di Faros, viene portata a termine senza particolari intoppi. Le attività di rendicontazione vengono eseguite in tempi ragionevoli e, ad oggi, gran parte degli audit della Società esterna di certificazione è già stata portata a compimento.
Il 31 Luglio 2012, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, si dimette e vengono indette nuove elezioni. Il 28 ottobre 2012 le elezioni premiano il rappresentante del centro-sinistra Rosario Crocetta, che viene eletto con i voti determinanti della provincia di Messina, in cui, all’epoca, il referente primario del PD e dei suoi elettori era l’Onorevole Francantonio Genovese.
Crocetta annuncia la Rivoluzione e predispone le nomine della nuova Giunta di Governo, delegando all’Istruzione e formazione professionale una sconosciuta giovane studentessa universitaria fuoricorso, mai eletta da nessuno, la signorina Nelli Scilabra. Inoltre, uno dei primi atti della giunta Crocetta è la cacciata del Dirigente Albert e la sua sostituzione con la Dottoressa Anna Rosa Corsello, che unisce nella propria persona la dirigenza del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione e quella del Dipartimento del Lavoro.
La rivoluzione crocettiana va avanti a raffiche di revoche dell’accreditamento principalmente agli Enti di Formazione vicini ai suoi Grandi Elettori, così vengono spazzati via dalla scena della Formazione Siciliana lo IAL Sicilia e tutti gli Enti riconducibili a Genovese. Nel frattempo, mentre la prima annualità dell’Avviso 20 volge al termine, si apre una sceneggiata sui fondi necessari ad avviare la seconda annualità, che il Governo dichiara essere spariti nel nulla. E’ necessario che Ludovico Albert si presenti all’ARS e spieghi dove sono stati messi in sicurezza circa 400 milioni per far ammettere a Crocetta e company che, si, i soldi ci sono, però, comunque, la Formazione costa troppo e occorre fare dei tagli per cui, nella seconda annualità, viene operato il taglio lineare del 10% sui progetti FORGIO e FAS e del 50% su quelli FP.
Tutto ciò provoca la fuoriuscita dal lavoro di tutti i lavoratori degli Enti esclusi dall’accreditamento, a cui si aggiungono gli esuberi di tutti gli altri Enti, che non sono in grado di sopportare in modo indolore i tagli imposti dal Governo. Ma Crocetta e la Scilabra rassicurano, a parole, i lavoratori, spiegando che sono al loro fianco e che nessuno perderà il posto di lavoro. Prima ancora che la seconda annualità prenda il via, con sei mesi di ritardo rispetto alla data dell’8 giugno 2013 in cui si è chiusa la prima annualità, si compie il destino degli Sportelli Multifunzionali: Terminati i 3 anni di vigenza degli avvisi 1 e 2 del 2010, i 1800 lavoratori del comparto si ritrovano espulsi dal sistema e, dopo una pittoresca e breve assunzione a tempo determinato al CIAPI, totalmente in mezzo alla strada. Ma Crocetta spiega di non volere fare macelleria sociale e che per tutti il posto di lavoro è assolutamente garantito. Ma non deve essere molto convincente, perché fra i lavoratori, ridotti alla povertà, si verificano tre suicidi e altre iniziative autolesionistiche (messa in vendita di organi per poter sopravvivere).
La seconda annualità dell’Avviso 20, che la Scilabra chiama orgogliosamente “Piano Giovani” è finanziata con i fondi che il prudente Albert aveva depositato presso il Ministro dell’Istruzione, per evitarne il disimpegno e la restituzione all’Europa. Ma sono sempre fondi comunitari e devono rispondere sempre alle regole dell’Unione Europea. In particolare, la certificazione della spesa deve essere effettuata mediante una piattaforma informatica dedicata. Ma la Scilabra e la Corsello decidono di fare a meno della piattaforma “Faros” e di ricorrere a una improbabile e fantozziana casella email nella quale tutti gli Enti, ogni giorno, devono inviare terabyte di documenti scansionati e trasmettere i dati di monitoraggio. Il sistema non funziona (e non c’è neanche bisogno che Ingroia spieghi alla Scilabra il perché) e ben presto la casella email viene chiusa per manifesta impossibilità di gestirla e le attività del Piano Giovani proseguono alla cieca senza alcun monitoraggio. Ma come, direte voi, Crocetta e la Scilabra strombazzano di voler moralizzare la Formazione, tolgono accreditamenti a destra e a manca, fanno mattanza sociale a 360 gradi e poi dismettono la piattaforma “Faros”, che gli avrebbe consentito di monitorare le attività e continuano a far funzionare il sistema completamente alla cieca?
Da più e più parti, anche dalle colonne di questo giornale, si levano voci di preoccupazione sulla rendicontazione del Piano Giovani, che prima o poi la Regione dovrà rendere alla Comunità Europea, ma l’avvenente studentessa assessore è troppo presa dagli affidamenti diretti per l’organizzazione dei click day prossimi venturi per interessarsi di simili quisquilie. Nel frattempo i click day si trasformano in flop day, l’assessora non si assume la responsabilità politica di quanto accaduto (e, forse, ha pure ragione, perché la principale responsabilità politica non è di lei, illustre sconosciuta, ma di chi le ha dato la delega di assessore), con estremo fair play addossa tutte le colpe alla Corsello, che si dimette. Crocetta difende la pulzella, chiedendo al PD se preferiva la formazione deviata di Genovese a quella rivoluzionaria e antimafia della Scilabra (scusa, Crocetta, ma, visto che sei stato eletto coi voti determinanti di Genovese, perché non ti dimetti per primo tu?) ma, malgrado tutto ciò, le attività del Piano Giovani procedono senza alcun monitoraggio fino a due giorni prima dell’arrivo degli Ispettori della Comunità Europea!
All’improvviso qualche lampadina si accende. A due giorni dall’arrivo del Comitato di Sorveglianza del FSE, con lo spettro di non avere riconosciuti i finanziamenti del Piano Giovani, mentre all’ARS si discutono le mozioni di censura contro la Scilabra presentate dal Centrodestra e dal Movimento Cinque Stelle, viene risuscitata miracolosamente la piattaforma “Faros” e si chiede una sintesi dei dati di monitoraggio, da consegnare entro due giorni, guarda caso, proprio in coincidenza dell’arrivo degli Ispettori.
Una sola domanda, signorina Scilabra: lo sa o non lo sa che i finanziamenti del Piano Giovani hanno coperto il periodo 8/6/2013-7/6/2014? Lo sa che il personale degli Enti di formazione, dal 7/6/2014 non ha alcuna garanzia retributiva, non avendo la s.v. emesso uno straccio di decreto o atto di indirizzo riguardo la terza annualità dell’Avviso 20? Lo sa che, non essendovi la garanzia retributiva, è inumano chiedere al personale, già con l’acqua alla gola a causa di tutte le retribuzioni arretrate non percepite, un caricamento di dati lungo ed estremamente laborioso? Gliene importa qualcosa? Ha la coscienza del disastro che ha provocato attivando la piattaforma informatica con un anno di ritardo? Ha coscienza che, oltre a tutto quello di cui è già accusata, potrebbe essere accusata anche di avere fatto perdere una cifra colossale alla Sicilia e ai Siciliani? In generale, prova empatia per i lavoratori ridotti alla fame, o ancora non è arrivata a studiare questo concetto all’Università?
Non possiamo concludere senza sottolineare lo stato di estremo sfascio in cui la Giunta Crocetta ha portato il sistema della Formazione in Sicilia e la Sicilia intera. Non possiamo non constatare l’inadeguatezza dell’azione dell’assessora-studentessa su tutti i fronti del suo campo di azione. Non possiamo tacere il rischio che, di fronte a tanta superficialità e improvvisazione, la Comunità Europea chiuda i rubinetti e privi la Sicilia, i suoi giovani e i lavoratori di risorse essenziali. Non possiamo non addebitare la responsabilità politica di tutto questo ciò ad altri se non alla Scilabra e, principalmente, a chi l’ha messa in condizione di provocare tanto sconquasso e continua ancor oggi a difenderla, cioè Rosario Crocetta.
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Ottimo articolo di vera informazione e non di gossip.Ma non arrivavano dal’Europa grida di disperazione per le dimissioni della Corsello?Siamo sicuri che non erano di giubilo?”…ricorrere a una improbabile e fantozziana casella email…” per il monitoraggio poi nei fatti sospeso mi sembra una soluzione geniale ma per gestire un condominio e non l’imponenza dei dati che qualsiasi Programma europeo richiede, se fossi in Crocetta abbasserei la cresta e senza badare a schieramenti stupidi incaricherei il famoso Albert come Commissario straordinario sulla Formazione per rimettere ordine nelle carte, un vero competente della materia, aver rispolverato la piattaforma è l’inizio delle ammissioni di colpa, facessero il possibile gli Enti, è sotto gli occhi di tutti che se le spese non seguono una rendicontazione periodica la prima cosa che salta è proprio la trasparenza ma in questo caso non sono certo gli Enti ad averla elusa.
Ottimo articolo di vera informazione e non di gossip.Ma non arrivavano dal’Europa grida di disperazione per le dimissioni della Corsello?Siamo sicuri che non erano di giubilo?”…ricorrere a una improbabile e fantozziana casella email…” per il monitoraggio poi nei fatti sospeso mi sembra una soluzione geniale ma per gestire un condominio e non l’imponenza dei dati che qualsiasi Programma europeo richiede, se fossi in Crocetta abbasserei la cresta e senza badare a schieramenti stupidi incaricherei il famoso Albert come Commissario straordinario sulla Formazione per rimettere ordine nelle carte, un vero competente della materia, aver rispolverato la piattaforma è l’inizio delle ammissioni di colpa, facessero il possibile gli Enti, è sotto gli occhi di tutti che se le spese non seguono una rendicontazione periodica la prima cosa che salta è proprio la trasparenza ma in questo caso non sono certo gli Enti ad averla elusa.