Su iniziativa dei Sindaci dei comuni aderenti all’ATO e gestiti da Girgenti Acque, si svolgerà – domani 20 settembre alle ore 10 nell’aula Giglia della provincia di Agrigento – un confronto sul tema, tanto sentito dalla popolazione, della gestione del servizio Idrico Integrato.
All’importante appuntamento sono stati invitati le forze sindacali Provinciali, rappresentanti del Governo della Regione e tutta la deputazione agrigentina regionale e nazionale.
L’argomento in discussione verterà essenzialmente su quella che è stata definita “l’anomalia” Agrigentina che come è notorio in provincia vede solamente 27 comuni gestiti da Girgenti Acque; anomalia che ha provocato distorsioni e quel che è più grave un aumento vertiginoso dei costi che gravano pesantemente sulle tasche dei cittadini.
Tutto questo, come si ricorderà, ha fatto scattare la protesta dei Sindaci i quali hanno portato la questione alla ribalta dell’opinione pubblica incatenandosi il 7 agosto 2014 avanti Palazzo D’Orleans sede del Presidente della Regione.
Però, nonostante incontri di delegazione con lo staff tecnico dell’Assessorato Regionale ai Servizi di Pubblica utilità, la vertenza non ha fatto alcun passo in avanti.
Ed ecco perché – secondo i Sindaci – la riunione è l’occasione buona per verificare l’impegno e la volontà politica e, soprattutto, per individuare strategie e proposte concrete da mettere in campo per eliminare il “caro bollette” che colpisce in maniera particolare una parte della popolazione.
I sindaci insisteranno nel ribadire la loro posizione – peraltro espressa in un documento unitario consegnato al capo di gabinetto del Presidente della Regione – che è quella di allineare al ribasso le tariffe e dare facoltà ai comuni che ne fanno richiesta di gestire direttamente il servizio, il tutto in attesa dell’approvazione della legge di riordino dell’acqua in Sicilia.
Nuccio Sapia, Sindaco di Casteltermini, che ha coordinato l’iniziativa – dice – che “la riunione rappresenta uno snodo importante. Del resto la deputazione e la Regione non potranno che pigliare atto che l’ATO AG9 oramai non è più in grado di assolvere alle funzioni per cui è nato: ottimizzare il servizio a basso costo. Quindi sono fiducioso che una soluzione immediata sarà trovata”.
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