Dopo la nomina a Favara del segretario comunale, seria e capace professionista, che ha suggellato l’accordo politico con l’onorevole Capodicasa, storico e autorevole compagno del Pd, e l’endorsement di Panepinto sulla nomina; domani pomeriggio il sindaco Manganella rafforzerà la sua presenza all’interno del Pd, nell’area Renzi con l’incontro a Firenze del nuovo sindaco della città, Dario Nardella, fedelissimo di Matteo Renzi.
A questo punto, Manganella avendo le coperture del Pd locali con Capodicasa, il sostegno degli unici due consiglieri comunali, Caramazza e Castronovo, e quelle nazionali direttamente con Renzi, si appresterà al suo ritorno a partorire la nuova giunta, concepita, dicevamo, a Firenze con un nuovo “Patto” stretto dallo stesso con la città di Renzi.
A Favara, il buon Sasà rappresenterebbe, ormai, incontrastato il Partito Democratico, in barba al deliberato del direttivo del Pd comunale. Così come verrebbe garantita la presenza in giunta del NCD di Alfano. Una presenza meritata… “Meritata” non rende, meglio prendere in prestito dal dialetto la parola “scuttata”. E allora diciamo: una presenza “scuttata” dai consiglieri comunali Valenti, Rizzuto e Nobile, vicini all’onorevole Fontana, consiglieri che, assieme agli altri loro colleghi, hanno dato tutto al sindaco, proprio tutto, mentre hanno perso tutto, proprio tutto, nei confronti dei concittadini.
Il progetto infinito “Marakanda”, che ormai dura anni, è servito al sindaco per giustificare la sua presenza all’interno del Partito Democratico e magari per sollecitare (lo sperano in tanti) il finanziamento per i lavori di manutenzione della scuola Mendola di Favara. Di più. Per chiedere al compagno Matteo, maggiori trasferimenti al comune e sopratutto per ottenere degli aiuti economici per salvaguardare il posto di lavoro ai tanti precari che sono in scadenza di contratto.
Intanto in molti aspettano di leggere la delibera di impegno e liquidazione della spesa della missione a Firenze, per appurare le effettive spese sostenute e sopratutto la relazione su quanto effettivamente realizzato con l’mportante incontro nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre 2014 presso Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, tra il sindaco di Favara, Rosario Manganella, il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Il progetto “Marakanda” vede – così si legge nel comunicato apparso sul sito del comune – la partecipazione anche di altri importanti partner: Comune di Genova e l’Università di Genova, Plural Centro Studi Europeo, Centro Nazionale di Ricerche (Egitto), Istituto dei Mercati di Barcellona (Spagna), Unione dei Comuni di Xanthi (Grecia), Comune di Limassol (Cipro), Mercato Souk el Tayeb (Libano), Conservatoria Cucine del Mediterraneo (Francia).
Allora, perché non fare anche una visita istituzionale al Comune di Genova per incontrare Marco Doria? E no! Forse il collega sindaco di Genova Marco Doria, indipendente vicino a Sel, non è utile alla causa e poi, al momento, ha altri gravi problemi ai quali pensare. A proposito di pensare, ma Manganella non dovrebbe avere pensieri più importanti e urgenti da risolvere direttamente nella sua città, piuttosto di incontare Nardella e compagni che non conoscono, per fortuna di Sasà, la sua opera di distruzione su Favara, che al momento nega la sepoltura ai morti e una giunta alla città.
E poi, anche se fuori tema, un pò di cuore per i consiglieri che aspettano la nomina del loro assessore, dopo avere approvato il Conto consuntivo e bocciata la sfiducia. Aspettano, aspettano da mesi ormai. Avranno, comunque, imparato a loro spese che con Sasà nostro è meglio fermarsi alla caparra e mai pagare tutto il conto senza avere ricevuto la contropartita. C’è tempo. Tutto si risolverà con il tempo. Due anni sono lunghi da passare? Passeranno, mentre sarà difficile non ricordare Manganella per le ferite che lascerà sulla nostra Favara.
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Manganella e Nardella “fianco a fianco” a Palazzo Vecchio – SiciliaOnPress http://t.co/HIrkGa1F5R