I carabinieri ormai da tempo combattono il dilagante fenomeno del bracconaggio nelle aree montane dell’entroterra e delle riserve. Sono finiti in manette due bracconieri, con due esemplari appena abbattuti, nascosti all’interno dell’autovettura.
I due compagni di merenda, entrambi sulla cinquantina, sono stati denunciati in stato di libertà. Erano già noti alle forze dell’ordine per reati inerenti la caccia abusiva di fauna selvatica. Gli animali rinvenuti all’interno dell’auto erano un cinghiale, per il quale la caccia è al momento vietata, ed un daino facente parte della specie protetta, reintrodotta in Sicilia negli anni ‘80 dall’Azienda Foreste Demaniali, poiché estintasi alla fine del 19° secolo, ed attualmente presente solo in alcune aree demaniali riservate della Sicilia quali il Parco delle Madonie ed il Bosco di Ficuzza. Oltre ai due capi abbattuti, i Carabinieri hanno sequestrato ai “cacciatori di frodo”, fari portatili ad alto potenziale, attrezzature, abbigliamento mimetico e vario munizionamento compatibile con quello utilizzato per abbattere le prede. Per i due esemplari uccisi è stata disposta la distruzione a mezzo fuoco a cura di una ditta specializzate del palermitano.