Pino Sciumè
Sono sei i capitoli su cui si basa annualmente la classifica della qualità della vita lungo lo stivale italiano stilata dal Sole 24 Ore. Quella pubblicata quest’anno è la venticinquesima edizione, la prima infatti risale al 1990. La provincia di Agrigento occupa la posizione n. 107, molto facile da trovare perché oltre non si va: ultima, con 427 punti e 11 posizioni perse rispetto al 2013 quando occupava il 96° posto. In testa troviamo Ravenna con 600 punti che guadagna 6 posti dall’ultima edizione.
Questi i capitoli presi in considerazione: 1) Servizi, ambiente e salute; 2) Ordine Pubblico; 3) Tenore di vita; 4) Popolazione; 5) Tempo libero; 6) Affari e Lavoro.
Per Affari e Lavoro si intende il rapporto tra depositi, impieghi (capacità economica dei consumi e risparmi) e tasso di occupazione, mentre per Popolazione il significato va cercato nelle relazioni interpersonali su una ampia fascia di età che fa dai 15 ai 65 anni. Correlati tra loro Il Tenore di Vita e il Tempo Libero che sono strettamente legati a ciò che offre il luogo in cui si vive, mentre sui Servizi Ambiente e Salute il discorso si fa più stringente in quanto questo capitolo va a toccare più da vicino le capacità amministrative e politiche dei vari comuni.
In ogni caso la realtà ci condanna ad occupare l’ultima posizione. Poco importa se in genere quasi tutto il Meridione d’Italia è relegato nella seconda metà della classifica o se la prima provincia siciliana è Ragusa col suo 75° posto. Agrigento, ad eccezione dell’Ordine Pubblico che stranamente la vede tra le prime 30 città più sicure, ha una insufficienza cronica su quasi tutti i servizi, dagli asili nido alla Sanità, degrado ambientale, strade dissestate, trasporti da terzo mondo, pulizia e igiene al limite della sopportazione. E tutto ciò assume un carattere ancora più pesante se pensiamo di possedere un clima invidiabile, mari e spiagge che da sole dimezzerebbero povertà e disoccupazione, meraviglie naturali paesaggistiche che altrove “neanche si sognano”.
Ed invece siamo costretti a leggere, da 25 anni, una classifica che ci mortifica nello spirito e nel corpo. La politica? Roba da mestieranti di lusso. Tanto qui al Sud nulla si muove. O meglio, per dirla con le parole di Mons. Montenegro, da noi l’univa cosa che si muove è la Cattedrale di Agrigento.
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