Sulla grave crisi idrica di Favara, ben 13 consiglieri firmano una mozione per stimolare urgenti soluzioni per l’utenza.
In particolare i consiglieri comunali firmatari sono: Carmen Virone, Miriam Indelicato, Pasquale Cucchiara, Massimo Milazzo, Salvatore Montaperto, Mariagrazia Agnello, Carmelo Sanfratello, Vito Maglio, Mariano Lombardo, Onofrio Nipo, Paolo Dalli Cardillo, Antonio Cipolla e Giuseppe Lentini.
Nella mozione consiliare urgente i consiglieri fanno riferimento alla manifestazione del 20 aprile scorso organizzata “per sensibilizzare il sindaco sul grave problema riguardante l’emergenza idrica”.
E ricordano a Palumbo che “Favara dovrebbe disporre dai 70 l/s agli 80 l/s a fronte dei circa 40 l/s attuali e che, la turnazione della distribuzione idrica è passata dai 3/4 giorni a 8 giorni fino a sfiorare anche i 10 giorni creando problemi di natura igienico – sanitaria”.
“Visto che:
- I cittadini per sopperire ai disagi derivanti dai turni non rispettati, nonostante le bollette esose, sono costretti ad acquistare privatamente autobotti per sopperire ai bisogni ordinari.”
“Consapevoli:
- Che la Regione ha già dichiarato lo stato di crisi idrica;
Consapevoli inoltre:
- Che prevista una crisi idrica senza precedenti in vista della stagione estiva.
La commissione Partecipazione impegna l’amministrazione a:
- A mettere in campo tutte le iniziative e soluzioni possibili volte alla risoluzione di tutti i disagi registrati.
- Di valutare la possibilità di defalcare dalle bollette la somma impiegata dal contribuente per il pagamento delle autobotti (previa presentazione di fattura) relativa ai periodi in cui si sono registrati o si registreranno eventuali ritardi nella turnazione idrica.
- Di utilizzare eventuali altre risorse idriche in caso di necessità e chiedere ad AICA, in considerazione delle somme versate dal comune ad AICA, di farsi carico di tali spese con misure valide e a tutela dei cittadini.
- Di chiedere un maggiore sforzo organizzativo alla consortile AICA, magari utilizzando le risorse del PNRR, per ripristinare la nostra rete idrica, ormai fatiscente, che disperde circa il 40 percento delle risorse idriche”.