SERVONO 25 MILIONI DI EURO PER LA COPERTURA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI PER IL SETTORE. IL FABBISOGNO COMPLESSIVO PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA E’ DI 150 MILIONI. L’ALLARME DI FALCONE SUL RISCHIO DISIMPEGNO DI 240 MILIONI
Magro il bottino al rientro dal viaggio romano della speranza per i rappresentanti del Governo Crocetta.
La Sicilia ed i lavoratori della Formazione professionale potrebbero restare senza risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga.
Ore di apprensione, quindi per i 1750 operatori ex sportelli multifunzionali, in presidio permanente presso il dipartimento Lavoro, che continuano a non lavorare e potrebbero pure subire la beffa del mancato accesso alla Cassa integrazione guadagni in deroga.
Brutte notizie, quindi, perché solamente risorse per un milione di euro sarebbero destinate dal ministero del Lavoro alla nostra Regione per la Cassa integrazione in deroga destinata ai lavoratori delle aziende che operano senza finalità di lucro.
Ed è, per esempio, il caso dei soggetti privati che operano nella Formazione professionale in Sicilia. Enti strumentali della Regione siciliana che non perseguono un utile ma che agiscono in rapporto di concessione amministrativa.
La situazione sociale è esplosiva e le notizie che giungono dal ministero del Lavoro non sono confortanti.
Lo ripetiamo, dalla ripartizione ministeriale delle risorse in favore delle Regioni, per la copertura del fabbisogno di ammortizzatori sociali in deroga in favore dei lavoratori delle aziende che svolgono attività senza finalità di lucro, lo Stato si accingerebbe a stanziare, secondo quanto previsto dal citato decreto interministeriale n.83473/2014, il 5 per cento del complessivo finanziamento pari a circa 1,4 milioni di euro.
Ci sono complessivamente 70 milioni di euro da suddividere tra tutte le Regioni. Ed il 5 per cento che sarebbe stato destinato da Roma alla Sicilia ammonterebbe per l’appunto a un milione di euro. Somma irrisoria e assolutamente insufficiente per soddisfare le richieste di Cigd. Somma destinata, peraltro, a tutti i lavoratori di tutti i settori ove operano aziende che non perseguono la finalità di lucro e non solo alla Formazione professionale.
Aziende che in Sicilia, per effetto dell’entrata in vigore del citato decreto interministeriale del 1 agosto scorso, potranno agganciarsi alle sole risorse che la Regione siciliana eventualmente metterà a disposizione perché dallo Stato non arriverà nulla.
Un dato per tutti: la Regione siciliana ha assunto impegni con i lavoratori sospesi in Sicilia per 164 milioni di euro. A tanto ammonta la richiesta di ammortizzatore sociale in deroga per l’anno 2014 alla quale il Governo dell’inadeguatezza non è riuscito ancora a fornire una risposta esaustiva.
La somma di un milione di euro ovviamente è insufficiente anche per il settore della formazione professionale, caratterizzato dalla presenza lavoratori appartenenti ad Enti che operano senza finalità di lucro.
Il fabbisogno per il solo settore della Formazione professionale è di circa 25 milioni, rispetto al citato milione di euro messo a disposizione dal ministero del Lavoro e che va distribuito, torniamo a sottolinearlo, in tutti i settori e non soltanto il quello formativo.
Siamo ad un passo dal collasso sociale ed il Governo regionale ha a disposizione meno di un mese, festività comprese, per rimodulare le risorse del Piano azione e coesione (Pac) destinate alle politiche passive del lavoro per rispondere alla domanda massiccia di accesso all’ammortizzatore sociale ed evitare il disimpegno delle risorse.
Ci sono 240 milioni di euro del Pac destinati dal Governo del presidente Rosario Crocetta alle politiche passive del lavoro.
Somma, come abbiamo già riferito in atra parte del giornale, che si è già assottigliata a 150 milioni di euro per effetto della decisione dell’assessore al Lavoro di utilizzare 50 milioni di euro per lo SpinOff (si tratta di finanziare iniziative imprenditoriali, alle quali gli atenei universitari partecipano in qualità di socio, aventi come scopo lo sfruttamento dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi derivati dall’attività di ricerca dell’Università).
Allo stesso modo l’assessore alla formazione professionale ha deciso di utilizzare 40 milioni di euro del Pac per finanziare l’Avviso pubblico 18/2011 relativo ai corsi destinati alla figura dell’operatore socio sanitario.
Restano quindi, pressappoco 150 milioni di euro che per essere utilizzati a copertura della cassa integrazione servirà, come dicevamo, la rimodulazione del Piano che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2014, pena il disimpegno automatico delle risorse.
Il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta, se non interviene con immediatezza rischia di mandare in rovina la Sicilia dei disoccupati. Il rischio c’è ed è forte.
Non a caso il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, ha lanciato ieri l’allarme sul destino dei fondi Pac.
L’esponente Azzurro ha denunciato l’ipotesi, paventata dal Governo Renzi, di destinare i fondi del Piano di azione e coesione della Sicilia per dare copertura finanziaria all’articolo 12 della legge di stabilità 2015.
Il presidente Crocetta faccia chiarezza sui fondi destinati alla Cassa integrazione in deroga in favore dei lavoratori delle aziende che operano senza finalità di lucro. E per una volta, indichi quale destino attende gli operatori della Formazione professionale. Sono in 8000 che non lavorano, non percepiscono retribuzioni, la metà circa è senza lavoro.
Sarebbe una beffa perdere pure l’accesso all’ammortizzatore sociale.
Diritto che dovrebbe essere garantito anche ai lavoratori sospesi della filiera Interventi formativi e non soltanto a coloro che hanno operato nei Servizi formativi.
Su quest’ultimo aspetto un approfondimento è doveroso da parte di sindacati e amministrazione regionale. Dal Governo della legalità in tanti se l’aspettano.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Formazione: Governo regionale rimoduli risorse PAC o sarà dramma sociale
By vedisotto5 Minuti di lettura
Nessun commento
@CislPaTp http://t.co/AgWuW3FxuE
@Ilfattoweb http://t.co/AgWuW3FxuE
@NCDARS http://t.co/AgWuW3FxuE
@Ninodasero http://t.co/AgWuW3FxuE
@marcofalconect http://t.co/AgWuW3FxuE
@PresidenteARS http://t.co/AgWuW3FxuE
@UilSicilia http://t.co/AgWuW3FxuE
@UGLNazionale http://t.co/AgWuW3FxuE
@FI_BALCANI http://t.co/AgWuW3FxuE
@fpcapone http://t.co/AgWuW3FxuE
@ClaudioDurigon http://t.co/AgWuW3FxuE
@VincVinciullo http://t.co/AgWuW3FxuE
@F_Cascio http://t.co/AgWuW3FxuE
@YouthNCD_Sicily http://t.co/AgWuW3FxuE
@MogaveroVescovo http://t.co/AgWuW3FxuE
@mauriziobernava http://t.co/AgWuW3FxuE
RT @freestylebird: @cislcatania http://t.co/AgWuW3FxuE
Formazione: Governo regionale rimoduli risorse PAC o sarà dramma sociale – SiciliaOnPress http://t.co/e8xpSH4GSm
Formazione: Governo regionale rimoduli risorse PAC o sarà dramma sociale – SiciliaOnPress http://t.co/jyMmFYdPlW
Formazione: Governo regionale rimoduli risorse PAC o sarà dramma sociale – SiciliaOnPress http://t.co/wD5JHK2yqs