Abbiamo ricevuto la lettera aperta di Giuseppe Lentini indirizzata all’assessore comunale Sara Chianetta. Nel rispetto del contraddittorio, che vogliamo assicurare a prescindere da qualsiasi altra valutazione, abbiamo raggiunto telefonicamente Sarà Chianetta per metterla a conoscenza del contenuto della missiva di Lentini. Alla stessa abbiamo assicurato lo spesso spazio e la stessa attenzione qualora decidesse di replicare alle affermazioni dei socialisti riformisti.
Franco Pullara
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Giuseppe Lentini
Illustre assessore Sara Chianetta,
Non comprendo il tuo accanimento pieno di livore nei miei confronti a difesa dell’indifendibile. Avevo pensato di non risponderti, convinto che non meritavi una risposta con le tue farneticanti affermazioni. Ma per amore del vero e per evitare di fare apparire vittima delle malefatte degli altri chi vittima non è, dopo una profonda riflessione sono venuto nella determinazione di fare chiarezza per evitare che le tue presunte minacce potessero incuterci paura al punto tale da zittirci. Voglio ancora una volta precisarti che quando tu hai iniziato a fare politica non ero ancora nato e che sino a qualche giorno prima che fossi nominata assessore comunale eri fortemente critica nei confronti del sindaco Manganella: la poltrona, probabilmente, non solo ti ha fatto cambiare parere ma addirittura ti ha consentito di erigerti a paladina della difesa di un primo cittadino che sino ad ora ha mostrato scarsa capacità nell’amministrare la cosa pubblica, giustificando il fallimento con “le spese esorbitanti per gli affitti che hanno rovinato Favara”. Vuoi fare del vittimismo? Ma i cittadini hanno intelligenza e memoria. Negli ultimi venti anni il paese è stato amministrato da Sanfilippo, Airò, Vetro, Russello e Manganella. Per quindici anni sono stati i post-comunisti a reggere le sorti del paese con presenze in giunta e con la direzione politica.
Su Facebook puoi scrivere tutto quello che vuoi: “Aria netta ‘un aviri paura di trona”.
Il sindaco, appena qualche giorno fa, ci ha additato come “nemici” del paese perché abbiamo criticato non la “differenziata”, ma il modo in cui essa è stata concepita dall’amministrazione comunale. La raccolta dei rifiuti va fatta con la differenziata per diversi fattori – da quello ambientale a quello economico – perché è un fattore di civiltà. Ma va fatta bene, con un progetto concepito precisamente.
Tu, poi, parli di crisi economica, di difficoltà per mancanza di risorse, e siamo d’accordo. Per molte cose però non ci vuole denaro: le ville sono nell’abbandono totale; il caos per le vie del paese è incontestabile; l’assenza delle istituzioni è evidente; il piano regolatore è fermo; del metano non si parla più come non si pensa più al vecchio centro del paese o alla scuola media “Mendola”; per non parlare di “Girgenti Acque”, solo per citare alcuni aspetti della problematica locale. Allora, anziché esprimerti con tono minaccioso, cerca di affrontare i reali problemi del paese e non cercare sterili giustificazioni.
Tu, da politico di lungo corso, dovresti sapere che la dialettica e il confronto sono il sale della democrazia. Se ti sei, poi, rivolta a me ritenendo che sia l’anello debole della catena ti sbagli di grosso: “’cca sutta nun ci chiovi”.
Se non avete una maggioranza, che in fasi diverse si è sciolta come neve al sole, non è certo responsabilità dell’opposizione. Certo è che un‘amministrazione ha il diritto e il dovere di amministrare e un’opposizione il diritto e il dovere di stimolare, di fare un’opposizione costruttiva, di essere propositiva nell’interesse generale della comunità.
Infine nessuno ha mai pensato di “sporcare la tua immagine”: “nun ti vagnari prima di chioviri”, non pensare come ai tempi del Politburo che concepiva solo l’unanimismo. Siamo in democrazia, ognuno svolga serenamente il proprio ruolo. Una cosa l’hai detta giusta: saranno “i fatti e i cittadini” a giudicare.
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Giuseppe Lentini, Favara riformista socialista: “Cara assessore Chianetta ti scrivo”
By vedisotto4 Minuti di lettura
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E tu saresti in grado di scrivere una lettera cosi? Ahahaha rispondi a parole tue che cosi capisci pure tu cosa vuoi dire…